De Luca su Facebook: «L'Italia è il più grande chiacchierificio del mondo»

«Non c'è sforzo per capire le ragioni del disastro»

Vincenzo De Luca, presidente della regione Campania
Vincenzo De Luca, presidente della regione Campania
Venerdì 2 Dicembre 2022, 17:25
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Nella sua diretta Facebook di oggi, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca vuole fare il punto della situazione sulla tragedia di Ischia e su gli altri importanti fatti della settimana.

Nella diretta, il governatore campano è critico nei confronti della demagogia, di come sta venendo affrontata la tragedia, dell'attribuzione delle colpe, delle interviste agli angeli del fango. «Come sempre capita in Italia quando c'è una frana, una valanga di fango, nel nostro Paese la tragedia si raddoppia, dopo la valanga di fango c'è quella della demagogia e delle chiacchiere al vento».

Ribadisce la sue perplessità nei confronti dell'ex sindaco di Casamicciola, chiedendo perché nessuno gli abbia domandato cosa abbia fatto durante il suo mandato, perché dieci anni fa non abbia fatto la classificazione del territorio e deciso quale fosse la zona edificabile e quale con vincolo, invece di mandare fax quattro giorni prima della tragedia: «L'obiettivo era fare scandalo».

Così come, aggiunge, «andava fatta una domanda al commissario di governo su perché non ha varato il piano di protezione civile». 

«Tra una settimana il problema Ischia scomparirà, perché l'Italia ha un solo primato: abbiamo il più grande chiacchierificio del mondo» dice De Luca, commentando come già ora la tragedia sia a pagina dieci dei giornali. «Se andate e vedere i servizi tv sul dopo terremoto del 2017 a Ischia o sulle alluvioni come nelle Marche troverete quasi le stesse frasi. È una liturgia insopportabile e non c'è nessuno sforzo per far capire quali sono le ragioni del disastro, le cause dei ritardi, i problemi veri». 

«Ci sono sindaci imbecilli» dice in relazione alla domanda “perché il sindaco non ha demolito?”, commentando però che per demolire occorrono soldi ed è anche difficile ricollocare le famiglie se hanno bambini o anziani: «Per fare una demolizione o di una palazzina ci vogliono da 200mila a 1 milione di euro, non sai neanche dove diavolo portare il materiale di risulta, ma soprattutto devi trovare i soldi, perché anche se fai l'ingiunzione al privato a demolire quello non demolisce. Quando hai centinaia di immobili devi trovare decine di milioni di euro, soldi che non ci sono».

Il presidente della regione Campania ricorda le varie proposte fatte dopo il terremoto del 2017 a Ischia, rifiutate e non attuate. «Siamo almeno riusciti a evitare un ulteriore danno» dice De Luca parlando della nomina di Legnini a commissario per l'emergenza, invece di altri nomi proposti. «Essendo commissario alla ricostruzione, c'è un collegamento evidente con Casamicciola».

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Il presidente individua «tre questioni critiche» in merito alla legge di bilancio: scuola, pensioni e sanità. «Si prevede la chiusura di 700 scuole, è intollerabile e non c'entra il calo della popolazione che pure c'è. Mentre per gli ospedali tu puoi chiudere i punti nascita che fanno meno di 500 parti l'anno, le scuole non vanno mai chiuse». Per le pensioni, è intollerabile che «al di sopra dei 1600 euro non debbano più recuperare il costo della vita e avere una adeguamento legato all'inflazione». Infine la sanità, «il problema più grave. Sono stati stanziati 2 miliardi di euro in più che sono assolutamente insufficienti», spiega ribadendo la sua battaglia per il riparto del fondo sanitario nazionale. De Luca sottolinea che la Campania è l'ultima regione italiana per fondi trasferiti e sta ancora pagando il debito sanitario degli anni '90. «In tutto questo, siamo riusciti ad avere un bilancio in equlibirio, al netto delle partite debitori. Abbiamo fatto un miracolo».

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