Ambiente, De Luca al Green med symposium: «I piccoli borghi vanno ripopolati»

Paesaggio, ambiente ed energia per lo sviluppo sostenibile

Il governatore Vincenzo De Luca
Il governatore Vincenzo De Luca
di Dario De Martino
Venerdì 5 Maggio 2023, 07:00 - Ultimo agg. 6 Maggio, 09:03
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Paesaggio, ambiente ed energia. Questi i tre assi dello sviluppo sostenibile programmato dalla Regione Campania. E tre sono anche i principali strumenti utilizzati per raggiungerli: recupero dei borghi, contratti di fiume e di comunità energetiche. Sono questi i focus su cui ci si è confrontati nel corso degli stati generali sull'ambiente in Campania. Evento organizzato nell'ambito del Green med symposium in corso alla Stazione marittima. «Insieme alle politiche sociali e alla solidarietà è stato l'ambiente è l'anima il centro del programma di governo», dice il presidente della Regione Vincenzo De Luca. «Dobbiamo sottrarre l'ecologia agli ideologismi e allo scetticismo. L'ambiente diventa materia viva se si lega al lavoro e all'economia, diventando elemento concreto», spiega il governatore nel suo intervento che ha concluso l'appuntamento. Nessuna risposta, da parte di De Luca, alle domande sulla visita campana della segretaria Pd Elly Schlein. Ma nel corso dell'intervento ha ribadito la sua voglia di restare a Palazzo Santa Lucia «per molto tempo», insistendo quindi sulla sua volontà di puntare al terzo mandato.

Nell'affollatissima sala Dione Elettra il focus è stato il recupero dei borghi. Il vicepresidente della Regione Fulvio Bonavitacola e il presidente della fondazione Sviluppo sostenibile Edo Ronchi hanno presentato il progetto pilota per il rilancio del comune di Sanza, 2.400 anime nel Vallo di Diano a Salerno.

Obiettivo del piano è creare un sistema attrattivo, sfruttando le ricchezze storiche, culturali e eno gastronomiche dei 334 piccoli comuni della Campania. «Vogliamo - ha detto De Luca - contrastare la desertificazione delle aree interne e trattenere i giovani, anche perché lo sviluppo delle grandi aree urbane è arrivato al limite. Per farlo, però, bisogna garantire a chi resta nei borghi le stesse opportunità, sviluppando servizi e mobilità adeguate».

Ad ascoltare le parole di De Luca e degli altri relatori un'attenta platea. In prima fila si notano il sindaco di Benevento Clemente Mastella, la presidente del consiglio comunale di Napoli Enza Amato, l'assessore comunale Vincenzo Santagada, gli assessori regionali Felice Casucci e Antonio Marchiello ed il leader della Uil Giovanni Sgambati. Il governatore ha spinto molto anche sul tema dell'autonomia idrica: «Siamo l'unica Regione che ha messo in piedi un sistema per l'autonomia idrica. Dobbiamo essere orgogliosi», ha detto l'ex sindaco di Salerno. Il fabbisogno di acqua potabile in Campania è di circa 30mila litri al secondo. Per quello che De Luca definisce «balletto demenziale», la Campania trasferisce però 6mila litri al secondo alla Puglia, compensati da una quantità analoga proveniente da Lazio e Molise. Per raggiungere l'autonomia idrica, quindi, bisogna garantire in modo alternativo l'acqua ottenuta da altre Regioni. I progetti sono già in campo. «Ci stiamo impegnando. Ci vuole tempo ma vogliamo dare l'autonomia idrica alle future generazioni, pronti investimenti per 300 milioni di euro», l'obiettivo del governatore.

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Nel corso del dibattito, durante il quale sono intervenuti anche Laura D'Aprile (direttore del dipartimento Sviluppo Sostenibile del Ministero dell'Ambiente), Francesca De Falco (dirigente regionale nel campo dell'energia) e Massimo Bastiani (coordinatore del tavolo nazionale sui contratti di fiume), altro focus sulle comunità energetiche. Su questo tema, De Luca è andato giù duro contro le pale eoliche: «Sono una ferita enorme all'ambiente, auspico una ricerca, grazie alle nostre università, le nostre imprese e le nostre startup di un sistema di miniaturizzazione delle pale eoliche». 

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