Whirlpool Napoli, assemblea al Plebiscito:
«Dov'è il tavolo di confronto?»

Whirlpool Napoli, assemblea al Plebiscito: «Dov'è il tavolo di confronto?»
di Oscar De Simone
Venerdì 9 Aprile 2021, 13:41 - Ultimo agg. 18:01
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Dopo le decisioni della multinazionale di cessare definitivamente le attività della fabbrica, i dipendenti della Whirlpool si sono incontrati in Piazza del Plebiscito per dare vita ad una riunione sindacale. Un presidio che ancora una volta ha visto lavoratori e lavoratrici gridare a gran voce il loro “no” ad una chiusura che definiscono insensata. Le proteste e le rimostranze di questi ultimi anni, ribadiscono in strada, non sono state sufficienti a tenere alta l'attenzione di un governo con cui ultimamente non ci sono confronti. Proprio per questo, impiegati e rappresentati sindacali, hanno deciso di rivolgersi al ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti. 

«Non c'è ancora stata alcuna risposta – afferma Vincenzo Accurso della Uilm – e siamo in attesa dell'ennesimo tavolo di confronto.

L'immobilismo del governo adesso diventa pesante e non sappiamo più come fare per mantenere viva l'attenzione verso la nostra fabbrica. Non conosciamo la data della chiusura definitiva e non sappiamo in che modo sta continuando a muoversi la multinazionale. Sappiamo solo che mai come ora ci sentiamo spaesati e senza sostegno. Per questo bisogna dire ancora una volta che gli accordi vanno rispettati e che non si può agire in totale autonomia». 

 

Posizione questa, condivisa anche dai segretari delle sigle sindacali presenti in piazza che oggi hanno sostenuto l'assemblea. «Non possiamo accettare – dichiara Gianluca Ficco segretario nazionale Uilm – altri rinvii o soluzioni inconsistenti. Il governo centrale dovrà darci risposte concrete indirizzando le risorse del paese verso la salvaguardia del lavoro e dello sviluppo economico. Le promesse sono state disattese troppe volte ed ora è il momento di mettere in campo azioni concrete e risolutive».

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«La vertenza Whirlpool di Napoli aprirà una strada per il futuro di questa città e per tutti i lavoratori» ha detto Barbara Tibaldi, segretario nazionale Fiom Cgil, intervenendo all'assemblea dei lavoratori Whirlpool convocata da Fim Fiom e Uilm in piazza del Plebiscito. «Noi abbiamo appena incontrato un'azienda - ha affermato Tibaldi - che ha dichiarato di aver aumentato i volumi produttivi, abbiamo un governo che distribuirà i soldi del Recovery Plan tagliandoli al Sud, abbiamo dei lavoratori che non hanno solo bisogno di uno stipendio, ma stanno facendo una lotta per garantire un futuro al Sud e a Napoli, per chi verrà domani». «Per questa ragione - ha concluso Tibaldi - non si chiude nulla. Noi andiamo avanti e chiediamo coerenza, investimenti e lavoro. E lo chiediamo a Whirlpool, che deve tanto a questo Paese e a un governo che sta sbagliando le sue formule, sta sbagliando tutto».

«Se non c'è un cambiamento i lavoratori di Whirpool dal 1 luglio sono tutti licenziati. Lavoratori che sono dentro un gruppo che fuori da Napoli sta lavorando chiedendo straordinari e assumendo lavoratori interinali o precari con contratto a termine per la quantità di lavoro che ha» afferma il leader della Cgil, Maurizio Landini.

«Non possiamo che continuare ad insistere sul mantenimento della manifattura a Napoli. Non si tratta di trovare una soluzione solo occupazionale per i lavoratori, si tratta di non disperdere, in un'area già colpita come Napoli Est, una possibilità manifatturiera che possa garantire non solo il lavoro ma anche tanto indotto». Così il segretario generale Uil Campania e Napoli, Giovanni Sgambati, a margine dell'assemblea. «Ecco perché continuiamo a insistere - ha concluso Sgambati - su una soluzione che possa vedere lo stabilimento Whirlpool di Napoli che mantenga una attività produttiva adeguata». 

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