Whirlpool Napoli, la solidarietà in vetrina: «Da oggi non vendiamo più i loro prodotti»

Lo striscione di Cirella Arredamenti
Lo striscione di Cirella Arredamenti
di Antonio Folle
Sabato 26 Ottobre 2019, 16:39 - Ultimo agg. 21:19
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Si allarga il fronte della protesta contro la decisione della multinazionale Whirlpool di chiudere l'impianto napoletano e lasciare a casa oltre quattrocento lavoratori. Dopo il primo caso segnalato a Cosenza, anche a Napoli i commercianti cominciano a dimostrare con fatti tangibili la loro soliderietà ai lavoratori che stanno disperatamente lottando per il loro posto di lavoro. Lo storico marchio di commercianti Cirella Arredamenti ha lanciato la campagna napoletana contro il colosso degli elettrodomestici.

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Da stamattina, nella sede di via Argine del gruppo Cirella, un grosso striscione informa la clientela che non saranno più venduti elettrodomestici Whirlpool. Una decisione, quella del gruppo Cirella, destinata a fare da apripista.
 

Secondo Nazione Napolitana Indipendente, che ha fermamente appoggiato la presa di posizione dell'azienda napoletana specializzata nella vendita di arredamenti, anche altri negozianti sarebbero pronti a dire stop alla vendita degli elettrodomestici Whirlpool.

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Pochi minuti dopo l'esposizione dello striscione, già moltissimi passanti si sono fermati per esprimere la loro vicinanza ai lavoratori e dimostrare il loro apprezzamento ai coraggiosi commercianti. «Non vogliamo ingaggiare alcuna guerra con un colosso di questo genere - ha spiegato Giovanna Cirella, titolare del negozio di via Argine - ma crediamo sia necessario, come napoletani, dare un segnale della nostra vicinanza alle famiglie che rischiano di perdere ogni forma di sostegno. Speriamo che nelle prossime ore anche altri commercianti di questo quartiere decidano di unirsi alla nostra protesta. Stiamo già ricevendo parecchi messaggi in questo senso, ci auguriamo di veder comparire altri striscioni simili al nostro nelle prossime ore».

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Duro il commento del gruppo indipendentista Nazione Napolitana Indipendente che, proprio nel quartiere di Ponticelli, a poche centinai di metri dallo stabilimento Whirlpool, ha la sua sede operativa. «Vicende come quella che vede coinvolti i 420 lavoratori napoletani sull'orlo del licenziamento - spiega Ciro Borrelli - sono la dimostrazione tangibile che il Mezzogiorno è trattato ancora oggi da colonia. Sfruttano le nostre risorse e la nostra manodopera finchè possono e poi quando il mercato estero offre lavoratori ancora più a buon mercato, si decide di delocalizzare senza tener conto del destino di centinaia di famiglie.
Noi ci opporremo con tutte le nostre forze a questa decisione scellerata. L'atto di oggi - continua Borrelli - è solo l'inizio. Nei prossimi giorni contatteremo tutti i negozianti sensibili verso questa problematica per invitarli a non vendere più prodotti Whirlpool. Se loro - ha poi concluso il numero uno del movimento indipendentista napoletano - grazie a uno Stato che non fa la sua parte e non è capace di imporsi, vogliono decidere dove andare a produrre, noi napoletani abbiamo ancora la libertà di decidere come spendere i nostri soldi».

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