Un po' d'aria, una boccata d'ossigeno, ma non una vittoria. Gli operai di Whirlpool Napoli accolgono con molta cautela la decisione della multinazionale americana di ritirare la cessione e i licenziamenti. Sono in presidio dal maggio scorso quando è cominciata la loro avventura di protesta e continueranno a rimanere vigili fino a quando, assicurano dalla fabbrica di via Argine, «non ci sarà un piano a lungo termine che riporti investimenti e la linea produttiva in attività come prima». Che siano lavatrici o altri elettrodomestici, i 420 operai della Whirlpool di Napoli vogliono solo tornare a lavorare, come prima che tutto avesse inizio.
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«Non è una vittoria, è uno spiraglio di luce che ci spinge a lottare ancora di più e con più forza - affermano gli operai dello stabilimento napoletano - Perché questo ci fa capire che non dobbiamo mollare fino a quando non avremo una sicurezza a lungo termine». «Il nostro motto è “Napoli non molla”. Dobbiamo dare inizio a una nuova storia perché se vinciamo questa battaglia vuol dire che Napoli ha vinto contro una multinazionale»
Oggi in fabbrica c'è chi si è commosso alla notizia, chi ha pianto per scaricare la tensione accumulata in questi mesi, l'ansia di ritrovarsi senza lavoro in una terra, come la Campania, dove l'occupazione appare a molti come un miraggio. «È di sicuro una notizia positiva che l'azienda non ci licenzi tutti - dice Donato Aiello, operaio e delegato sindacale Fiom - ma non ci basta. Serve un piano a lungo termine. È vero, la fabbrica non chiude, ma cosa succederà da lunedì? Torneremo a lavorare come prima? Non sappiamo niente».
È dunque un piccolo sollievo quello che provano gli operai, che continuano a chiedere risposte e fatti «non chiacchiere come fatto finora». Atti concreti da parte dei vertici della multinazionale americana e da parte del Governo. «Stiamo ascoltando solo proclami dal maggio scorso - racconta Vittorio Del Piano - È per questo che abbiamo accolto questa notizia con un pò di freddezza. Saremo davvero contenti quando arriverà un piano industriale vero».
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«Continuiamo a rimanere vigili, non ci arrendiamo fin quando non si torna al tavolo ministeriale e ci dicono che la Whirlpool rimane a Napoli con un progetto che porta investimenti - afferma Vincenzo Accurso, operaio e delegato sindacale Uilm - Non ci arrendiamo - ha concluso - e andremo avanti più determinati di prima». E così dalle scale dell'ingresso, mentre gli operai si danno il cambio, come alla fine dei turni di lavoro, per il presidio in fabbrica, l'invito è uno soltanto: «Domani tutti in piazza, che nessuno sia assente».
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L'appuntamento per lo sciopero generale dell'industria e del terziario è alle 9.30 in piazza Mancini, poi partirà il corteo che percorrerà le strade cittadine fino a raggiungere piazza del Gesù, dove ci sarà un palco. Nei giorni scorsi, il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ha invitato tutti i primi cittadini dell'area metropolitana a sfilare in corteo con la fascia tricolore e in tanti hanno già manifestato la propria adesione.
«Passive Refrigeration Solutions S.A.