L’abbraccio di Napoli al Papa con il Mattino

L’abbraccio di Napoli al Papa con il Mattino
di Pietro Treccagnoli
Venerdì 13 Marzo 2015, 08:55 - Ultimo agg. 17:21
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C'è benvenuto e benvenuto. E c'è il «Benvenuto Francesco», l'omaggio che domani sarà distribuito gratuitamente con «Il Mattino». Un documento a più voci che presenta Napoli al Papa (che proprio due anni fa fu eletto successore di Pietro) e il Papa a Napoli. Un abbraccio di carta, a cura di Titta Fiore, che dà la parola, insieme ai giornalisti, alla cultura, allo spettacolo e allo sport, oltre che al cardinale di Napoli, Crescenzio Sepe, e al teologo Gianfranco Ravasi.



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Così, una delle icone della città, Sofia Loren lascia quasi un aforisma per il pontefice argentino che, primo nella Storia, porta il nome del poverello di Assisi. «Non ha paura di affrontare le nostre debolezze» scrive «ma anche di abbracciare le nostre forze». Ma, poi, il drappello di protagonisti di Napoli, ciascuno con il suo particolare auspicio e la speranza più umana, consegna un personale saluto. Il maestro Roberto De Simone lo fa in rima, in forma di samba de roda, e con lui ci sono gli scrittori Raffaele La Capria («un papa alla mano, che non mette soggezione e sa essere severo»), Maurizio de Giovanni (che «azzarda» un accostamento tra Maradona, «il Piccolo Gigante», e Jorge Mario Bergoglio), Giuseppe Montesano (che «raccoglie» cartoline dal Sud di nessun Nord, firmate da adulti e bambini) e Antonella Cilento (che invita Francesco a «non dimenticarsi che le donne - e non solo le mogli e le madri - sono il motore del mondo»).



Ma non è finita. Il filosofo Aldo Masullo rilegge il rapporto tra la città che accoglierà Bergoglio il 21 marzo prossimo e il Papa «venuto dalla fine del modo» con una chiave metodologica: il pontefice gesuita «nasce dunque napoletano nell'indisciplina temporale, anche se poi la corregge, mentre i napoletani di razza ostinatamente la conservano». Massimo Ranieri, per un giorno, reindossa gli abiti e trova le parole di Giovanni Calone, il ragazzo di Santa Lucia che è diventato una star e invita il Santo Padre ad ascoltare le richieste «con la tenera apprensione di chi non può avere risposte per tutto, e con la consapevolezza di chi sa che i miracoli sono cosa divina e i nostri problemi quotidiani cosa umana, di competenza umana».



Nino D'Angelo, a Scampia, offrirà a Francesco la propria musica e, attraverso «Il Mattino», gli dà il benvenuto da «ex scugnizzo con il jeans e la maglietta, venuto da un altro mondo che sta alla fine del mondo: San Pietro a Patierno, Napoli». Chi davvero condivide con Bergoglio l'origine remota è Gonzalo Higuain, l'attaccante azzurro. Il Pipita ha incontrato due volte il pontefice, in due vigilie calcistiche, e gli ha portato fortuna, ma soprattutto è stato catturato dal suo sguardo rassicurante che «in pochi istanti ti trasmetteva pace e forza».



Ma la forza maggiore la esprimeranno le centinaia di migliaia di volti reali che daranno il benvenuto alla primavera e al pontefice lungo le vie attraversate dalla PapaMobile e le piazze della città. Per Francesco è prevista una giornata nella quale non si risparmierà: da Scampia a piazza del Plebiscito, da Poggioreale alla Cappella del Tesoro di San Gennaro, dal Gesù Nuovo al Lungomare. Napoli sarà Napoli, con le sue speranze, le sue ferite e i suoi prodigi. Pure Napoli non si risparmierà. E non si nasconderà.