«Mixed by Erry» all'Auditorium novecento, tra gli ospiti Maurizio de Giovanni

L'opera offre l’opportunità per riflettere su alcuni aspetti caratteristici della creatività partenopea

Locandina
Locandina
Giovedì 11 Maggio 2023, 15:34
2 Minuti di Lettura

La recente pubblicazione del libro «Mixed by Erry, la storia dei fratelli Frattasio» di Simona Frasca, edito da ad est dell'equatore, e recensito da diverse testate, anche internazionali come The Guardian, da cui è stato tratto il film omonimo di Sydney Sibilia, disponibile su Netflix dal 31 maggio, offre l’opportunità per riflettere su alcuni aspetti caratteristici della creatività partenopea e più in generale sulla dinamica di ciò che è colto e ciò che è popolare. 

Se da un lato è vero che i Frattasio e le loro cassette hanno saputo intercettare un pubblico vastissimo sia per l’universalità del loro prodotto – la musica – sia per l’eterogeneità dei generi che diffondevano, è anche vero che la leggenda che si è creata e che è rinata attorno al marchio Mixed by Erry, confermata dal successo riscontrato dal libro e dal film, si è diffusa trasversalmente alle tradizionali barriere che distinguono la popolazione e che si confermano essere permeabili a determinati stimoli spesso provenienti dal basso. 

Sembra che la città ancora una volta abbia saputo esprimersi attraverso pratiche culturali specifiche, un tempo si sarebbe detto interclassiste, veicolando prodotti di valore oggettivo e sentitamente popolari, capaci di tenere in un unico abbraccio persone diverse per istruzione, gusti e posizionamento sociale

Il successo delle cassette pirata poneva la città nell’alveo di una geografia più ampia che dalla Cina e dall’India passa per l'Africa Subsahariana e arriva in Brasile. Insieme queste aree condividevano la pirateria musicale, le più moderne tecnologie e probabilmente anche una nuova coscienza generazionale. Napoli restava profondamente legata alle sue radici ma contemporaneamente si emancipava adottando modalità di diffusione che erano proprie del mondo globalizzato.

A Napoli oggi resta tenace un’attitudine rivolta alla contaminazione almeno per quello che riguarda gli ambiti della canzone, del teatro tradizionale così come delle manifestazioni sportive, Maradona su tutti.

A noi sembra che qui le forme espressive raramente nascano elitarie e divisive, piuttosto parlano a tutti –alla città e poi al Paese intero andando a costituire uno dei patrimoni più ricchi del contesto nazionale. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA