«Verso Thalassa non potevamo che incontrare Blub: progettando la nostra grande mostra sull'archeologia subacquea abbiamo incrociato per le strade di Napoli il suo segno distintivo - racconta Paolo Giulierini, direttore del MANN -. È successo lo scorso aprile quando, in una notte, Blub ha voluto disseminare i suoi dipinti anche nella nostra città, sempre con rispetto, dando, ad esempio, nuova vita a vecchi sportelli di metallo. Il suo messaggio ci ha conquistato per spontaneità e semplicità: #Lartesanuotare recita l'hashtag che ha scelto, e noi aggiungiamo che 'per l'arte si nuotà, ad esempio, verso la scoperta e la valorizzazione dei reperti del Mediteraneo riemersi dall'antichità, quelli che racconteremo nella nostra mostra Thalassa a dicembre». La sala del Plastico ospita capolavori della statuaria antica, in bronzo come Apollo della Casa del Citarista, l' Efebo di Via dell'abbondanza, il Busto di Artemide dal tempio di Apollo di Pompei, e in marmo come il Busto di Giove Ammone, Venere Marina e Venere Lovatelli da Pompei. Curatrici della mostra di Blub sono Carla Bru e Maria Paternostro, regista del video è Riccardo Sansone. «Nonostante ci si possa trovare in un mare di difficoltà, nella vita abbiamo sempre le risorse per imparare a nuotare. L'arte è una di queste risorse - è il messaggio fatto recapitare da Blub - L'acqua è il mio elemento.
Dall'acqua nasce la vita, è il lato nascosto della materia.
Quando sei immerso, l'istante si ferma e non c'è peso, mentre i pensieri fluiscono in una dimensione sospesa. Per questo, ripropongo i personaggi che hanno trasmesso un esempio di grandezza in grado di sopravvivere ancora oggi, proprio sotto l'acqua, senza tempo». Venezia, Roma, Ravenna, Lucca, Pisa, Mantova, ma anche Barcellona, Amsterdam, Stoccolma, Lisbona e persino Rio de Janeiro sono state le tappe del suo viaggio creativo che ha toccato anche centri storici italiani: da Monteriggioni ad Alghero, da Cremona a San Gimignano, da Lecce a Livorno. Fino ad arrivare in uno dei musei archeologici più famosi al mondo.