Alla riscoperta dei Quartieri Spagnoli: si presenta il libro di Giovanni Laino

Alla riscoperta dei Quartieri Spagnoli: si presenta il libro di Giovanni Laino
di Daniela De Crescenzo
Mercoledì 15 Maggio 2019, 13:15
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"Quartieri Spagnoli, note da quaranta anni di lavoro dell'Associazione" è il titolo del libro di Giovanni Laino che verrà presentato oggi alle 15,30 alla Biblioteca Nazionale con Gianfranco Borrelli, Vittorio Dini, Italo Ferraro, Paolo Frascani, Gabriella Gribaudi, Enrica Morlicchio.


il volume si avvale di testi di Fabrizia Ramondino, Anna Stanco e Giovanni Laino e intreccia la storia di un pezzo difficile di città, i Quartieri Spagnoli, appunto, e di un gruppo di giovani che nel 1978 decide di trasformare l'impegno politico in esperienza concreta creando il nucleo di quella che sarà poi,a partire dal 1986, l'Associazione Quartieri Spagnoli. Nelle pagine di Laino si incontrano cifre e storie: i numeri mostrano la profonda trasformazione dei vicoli intorno a Toledo, investiti dall'ondata del turismo, e dei loro abitanti. "Dai dati . scrive Laino - si può desumere che l’artigianato ancora presente, anche se in forte calo negli ultimi decenni, caratterizza ancora molto l’area anche se sono evidenti i segnali di un lento cambiamento. La dinamica più evidente è la crisi di un significativo distretto del lavoro manifatturiero nei laboratori di pelletteria e pellicceria che negli anni Settanta e Ottanta contava oltre seicento addetti. Sono diminuiti anche gli artigiani addetti alla manutenzione del patrimonio edilizio. Negli ultimi anni, in relazione alla crescita del turismo, sono aumentati molto i ristoranti e le pizzerie, soprattutto nella zona bassa, come pure l’offerta di camere per B&B oppure per case vacanze. Spesso gli imprenditori che hanno avviato nuove trattorie o esercizi simili sono operatori già presenti in zona".

I Quartieri Spagnoli, dunque, restano sospesi tra un passato artigiano e un futuro da imprenditori del turismo, tra il rischio di restare ancorati a un passato per molti ormai perfino difficile da ricordare e quello di trasformarsi in un'enorme paninoteca a cielo aperto. Dal canto loro quelli dell'Associazione hanno accumulato storie che fanno scrivere a  Laino: "L’esperienza fatta ai Quartieri Spagnoli ha insegnato che se la propensione all’invenzione e al sogno non va mai mortificata, il radicamento (la “gettatezza” in un luogo), l’attenzione alla fattibilità complessiva, il tener conto delle reali propensioni delle persone, sono dimensioni imprescindibili per azioni di sviluppo che intendano essere realmente pertinenti e promettenti per un territorio".


Ma, al di là dell'analisi sociale, della raccolta dei dati e dell'approfondimento culturale il libro di Laino va letto anche come un romanzo: le storie che si rincorrono nelle pagine raccontano, forse, più delle cifre.



 
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