«Almost Happy», percorso sulla felicità all'hotel Mediterraneo

«Almost Happy», percorso sulla felicità all'hotel Mediterraneo
Venerdì 17 Maggio 2019, 14:15
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Tra vino e arte è stata inaugurata al Renaissance Naples Hotel Mediterraneo la mostra di Gianluca Tatafiore curata da Chiara Reale (ingresso libero fino al 10 giugno) incentrata sul tema del Maggio dei Monumenti, ossia il “Diritto alla Felicità” di Gaetano Filangieri. L'opening ha coinciso con la serata dedicata a Wine&Thecity. Cuori in resina, installazioni luminose, inusuali farfalle.

E poi la luna, tema di Wine&Thecity 2019 oggetto anche di una suggestiva performance del collettivo Fabulouskhate, diretto da Alfonso Mezzacapo (con Simona Perrella, Monica Palomby, Federica Palo, Tiziana Tirrito, Alessandro Pezzella). 

In abbinamento alle proposte food dello chef dell’hotel Pasquale De Simone, agli ospiti è stata offerta un'ampia selezione dei vini dell’azienda agricola cilentana San Salvatore 1988 della famiglia Pagano. 

Accolti da Teresa e Salvatore Naldi con il figlio Francesco, tantissimi gli intervenuti al vernissage tra cui Mino Cucciniello, Mauro Ferrazzani, Gilda Roberti e Claudia Sangiuolo, Angela De Rosa, Roberta Vosa, Mariella De Vivo, Mario Pandolfi e Marina Vitelli, Fabrizio Merolla, Carlo e Gigliola Migliardi, Patrizia Corsicato, Gigi De Simone, Enzo e Annalisa De Paola, Mimmo Tuccillo e Rosita Puca, Anna Manna, Marina Nappa.
 
 

La mostra è la sintesi del pensiero dell’artista che da anni indaga la “felicità in quanto sottrazione”, l'equilibrio che ogni essere umano deve trovare dentro di sé e con l'ambiente, ora mostrato negli spazi dell’hotel attraverso la mostra a cura di Chiara Reale che spiega : “I concetti di percorso, equilibrio e vuoto fertile, parole chiave nel pensiero dell'artista, si ripetono in forme diverse nelle opere esposte utilizzando un codice universale che si presta a diversi livelli interpretativi. La vera forza di “Almost Happy” è proprio questa: integrarsi perfettamente in un luogo non adibito specificamente all'arte ma, nonostante ciò, in grado di comunicare con immediatezza a tutti, indipendentemente dal background personale o dalla cultura di provenienza, proprio perché basato su temi dal valore universale”. 

Fulcro centrale dell'esposizione è la serie di cuori anatomicamente riprodotti in resina montati su tavola in plexiglass, che guida il fruitore nel percorso al centro della sala. Metaforicamente sedi dell'anima, i cuori progressivamente mutano il loro colore. Virando dalle tonalità più scure a quelle più chiare, l'opera parla direttamente all'ospite che vi si ritrova al centro, rappresentando il percorso di alleggerimento e liberazione a cui ognuno di noi aspira. In un gioco ironico eppure illuminante per la sua stessa semplicità, Tatafiore presenta il polittico di bivalve/farfalle, composto da tavole su cui sono montate, fra cromatismi iridescenti e fantasie optical, valve di cozze. La cozza, così come ogni mollusco bivalve, vive dell'aderenza alla materia, del suo essere attaccata alle superfici e ai suoi simili. Mani aperte pronte a lasciare andare, ma anche protese verso il prossimo, sono rappresentate in una versione rielaborata del “Gioco del 15” (passatempo per bambini diffuso negli anni '70-'80, composto da tessere numerate da 1 a 15 che si muovevano in 16 spazi). Le mani infatti sostituiscono i numeri e si muovono grazie alla presenza dello “spazio libero”. Lo spazio libero rappresenta il vuoto fertile, quello in cui si colloca l'atto creativo, senza il quale saremmo destinati all'immobilismo.

Chiudono il progetto espositivo le due opere luminose di grandi dimensioni. La prima si compone della scritta in neon “Waiting for you...” montata su tela di pelle bianca. E' un messaggio esplicito con un duplice significato: da una parte invita il pubblico ad entrare letteralmente nello spazio per confrontarsi con la mostra, dall'altra invita ognuno di noi all'esercizio della pazienza e dell'attesa. La felicità è qualcosa che aspettiamo continuamente: non è il riempitivo di un luogo  ma è essa stessa luogo.
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