«Antro 2022», al Parco Archeologico di Cuma riappare la Sibilla Cumana

«Antro 2022», al Parco Archeologico di Cuma riappare la Sibilla Cumana
Lunedì 22 Agosto 2022, 17:39 - Ultimo agg. 21:15
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«I Profughi di ieri e di oggi», è questo il titolo dell’evento promosso dall’associazione «Una Città Che...» nell’ambito di «Antro 2022. Gli Dei Erranti», la seconda edizione del Festival del Parco Archeologico dei Campi Flegrei, Istituto del Ministero dei Beni Culturali.

Il prossimo 30 agosto alle ore 18.00 nel Parco Archeologico di Cuma a prendere corpo sarà un reading letterario e una performance dedicati alla guerra, alla fuga dall’Ucraina al ritorno per resistere e ricostruire. «Si darà voce – come ha spiegato il direttore artistico dell’evento e presidente dell’Associazione «Una Città Che…», Giovanni Nappi, ad una storia drammatica e al tempo stesso poetica di una fuga dalla guerra! «Gli erranti Ucraini», gli dei erranti di oggi. E con essa a materializzarsi saranno la guida e i consigli della Sibilla, come la straordinaria solidarietà e l’accoglienza praticata oggi dal mondo intero».

Relativamente al programma dell’evento la lettura sarà affidata all’attore Kurush Giordano Zangaro accompagnato dal suono dell’arpa di Gianluca Rovinello e dalle coreografie e dalla danza di Maria Giusy Bucciante. A curare artisticamente la performance sarà Daniela Marra. A fare da cornice all’intero progetto, inoltre, sarà l’esposizione straordinaria dell’opera in bronzo, la «Sibilla Cumana», realizzata dallo scultore Domenico Sepe. «Ho immaginato la Sibilla Cumana- ha detto l’apprezzato artista- nel luogo dove si svolgeva il dialogo con l’aldilà e dove presiedeva l’oracolo di Apollo. E l’ho immaginata ancora “giovane”». Apollo, infatti, le conferisce la vita eterna, come leggenda vuole, ma non la giovinezza. La Sibilla Cumana è, per me, anche un simbolo identitario, un simbolo territoriale e un’immagine che mi lega profondamente al mio percorso e alla mia idea di arte. L’opera è in bronzo, la «materia in eterno».

Alla figura della Sibilla si aggiunge la rappresentazione del vento, un vento divino, che in un passaggio lascia intravedere la mano di Apollo che conferisce l’eternità alla Sibilla Cumana». L’opera in bronzo, la «Sibilla Cumana», da metà settembre, rientrerà nel piccolo Museo Biblioteca Sociale «Giacomo Leopardi» di Casalnuovo di Napoli per una esposizione permanente.

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