Napoli, all'Arena Flegrea
nasce un «live-drive in»

Napoli, all'Arena Flegrea nasce un «live-drive in»
di Federico Vacalebre
Giovedì 23 Aprile 2020, 12:18
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In America non li hanno mai dismessi e hanno scoperto, in tempi di lockdown, che permettevano di andare a cinema in sicurezza, chiusi nelle proprie auto, senza contatto umano alcuno. Che non sarà il massimo, ma è sempre meglio di niente, è sempre un modo per ricominciare ad uscire di casa, ma anche di riaccendere la macchina dello spettacolo. In Italia i drive in sono quasi scomparsi, ma sembra che nell'estate 2020 siano destinati a ricomparire. A partire da quello che sta per sorgere nel parcheggio dell'Arena Flegrea, entrata in via Terracina, come racconta in anteprima Claudio de Magistris, direttore artistico della struttura.
L'Arena Flegrea aveva annunciato per l'estate due date del cocciantiano «Notre dame de Paris», i Belle e Sebastian, Niccolò Fabi...
«E altro doveva arrivare per completare la quinta edizione del nostro cartellone, il Noisy festival, che, diciamolo subito, non ci sarà, come deciso insieme all'amministratore Mario Floro Flores». 
Salta tutto a causa del Covid-19?
«Rimandiamo all'anno prossimo, sperando di poter recuperare quanto previsto, annunciato e non, e di aggiungerci altri nomi importanti, visto che avremo un anno per lavorarci».
Da McCartney in piazza del Plebiscito ai concerti al San Paolo (Ultimo, Ferro, Finizio) nessun concertone è ancora stato ufficialmente annullato.
«Noi siamo l'arena più grande del Sud Italia, per posti (seimila in tempi normali), parcheggi, entrate, bagni, abbiamo gli spazi e la distanza a disposizione per ospitare uno o più eventi quest'estate, con o senza pubblico, come sembra si stia iniziando a fare, a partire dal Primo maggio solo in chiave televisiva, ma dal vivo, su palcoscenici veri e non virtuali. Rinviamo il nostro festival per rispetto degli artisti e del pubblico, del rito del live, perché la mancanza di regole certe sin d'ora ci fa scegliere questa linea, ma...».
Ma?
«Ma non smantelliamo, anzi rilanciamo: nell'attuale parcheggio con entrata in via Terracina stiamo progettando un drive in-theather, in sintonia con una tendenza americana, ma anche con un progetto che potrebbe mettere in rete tutta l'Italia».
Procediamo con calma, Claudio. Il parcheggio può ospitare, sulla carta, 700 auto. E il drive in?
«Vogliamo dire la metà? Con due persone per auto? Stiamo seguendo lo sviluppo dei decreti nazionali e regionali ed aspettiamo di conoscere le regole che ci riguardano, che intendiamo rispettare al cento per cento, garantendo massima sicurezza».
Nell'attesa dei decreti vi siete portati avanti.
«Sì, il nostro progetto vuole permettere di fruire un bel film, ma non solo, in assoluta sicurezza, senza nessun contatto umano: prenotazione e acquisto dei biglietti on line, ingresso automatizzato delle vetture con biglietto o secondo la targa, termoscanner, impatto zero grazie all'utilizzo di generatori ad energia rinnovabile, bagni autoigienizzanti, materiali ecosostenibili, distanza di sicurezza tra le auto garantita, poi ci diranno di quanto: un metro, due metri, tre metri, noi ci siamo e siamo quasi pronti».
Incredibile a dirsi: le odiate automobili diventerebbero così strumento sociale di una nuova con-partecipazione, tutelandoci dal rischio del contagio. E il progetto artistico?
«Un grande schermo da drive in, come quelli di una volta, ma con le più moderne tecnologie audio e video. E un palco, per prevedere diverse tipologie di spettacolo, sempre garantendo le distanze di sicurezza anche a chi sta sul palco».
Non solo cinema, allora?
«Pensiamo a film musicati dal vivo, a concerti veri e propri, a stand up comedian, attori, quello che scopriremo ci sarà permesso proporre e che potrebbe invitare il pubblico ad una serata sotto le stelle dei Campi Flegrei».
Torniamo a fare gli americani, insomma?
«Come ci ha insegnato Carosone, ovvero a modo nostro: si tratta di un segnale di ripartenza, di speranza, di rilancio. Per il pubblico, ma anche per la filiera dello spettacolo: c'è chi monterà la struttura, chi noleggerà i film, chi si esibirà da noi... Non sarà il Noisy festival, ma sarà sempre meglio che vedere un cantante esibirsi in streaming dal tinello di casa sua, no?».
Polemico?
«No, quanto messo in campo in questi giorni dagli artisti e gli intellettuali italiani è stato prezioso, ci ha dato aria, sogno, speranza, futuro. Ma il cinema è condivisione, lo spettacolo è dal vivo. Per questo abbiamo aderito, anzi siamo tra i promotori, al progetto nazionale Live drive in che proporrà il primo festival completamente Covid safety-first che metterà Napoli, ma anche Avellino, insieme a Milano, Roma, Firenze, Torino, Bologna, Verona, Catania, Genova, Bari, Cagliari, Cosenza, Mantova, Reggio Calabria, Lamezia Terme, Lido di Camaiore, Olbia, San Benedetto del Tronto e Palermo».
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