Aria di Capri: a Villa San Michele la sesta edizione del Festival del Paesaggio

Aria di Capri: a Villa San Michele la sesta edizione del Festival del Paesaggio
di AnnaChiara Della Corte
Martedì 6 Settembre 2022, 18:03
4 Minuti di Lettura

A cento anni dallo storico convegno paesistico voluto da Edwin Cerio, la sesta edizione del Festival del Paesaggio, “Aria di Capri”, curato da Arianna Rosica e Gianluca Riccio, prende il suo nome in prestito proprio da uno dei più noti scritti dell’allora sindaco caprese. Il libro, pubblicato nel 1927, in cui l’autore immagina l’isola come un luogo creato e continuamente  rigenerato dalle parole e dalle immagini prodotte dagli scrittori, dai poeti e dagli artisti che hanno abitato questo luogo straordinario.

Un percorso espositivo che si snoderà a partire dal 9 settembre alle 19 nella Villa San Michele di Anacapri, dalla facciata esterna che ospiterà la grande scultura luminosa di Patrick Tuttofuoco, al chiostro interno abitato dalla scultura pavimentale di Valerie Krause e dalla grande tela monocroma di Henrik Hakansson, sino alla piccola Cappella immersa nel giardino della Villa che diventa l’involucro per l’installazione The observer dei due grandi artisti ucraini Ilya e Emilia Kabakov e agli spazi della chiesa in cui è proiettato il video The School of Narrative Dance - Ongoing Documentary, 2013-2016 di Marinella Senatore. 

«Aria di Capri, piuttosto che esaltare gli stereotipi isolani più usurati, è un invito a osservare il paesaggio che ci circonda da prospettive inedite e ad abitare la realtà fuori da una prospettiva rigidamente antropocentrica - sottolineano i curatori - Proprio tale spinta, a rinsaldare il legame tra creazione artistica e mondo naturale, è il filo conduttore che attraversa le diverse opere site-specific realizzate dagli artisti invitati».

Di fronte a una realtà attraversata da conflitti e crisi – ambientali, sociali e politiche – epocali, le immagini che i diversi artisti protagonisti di questa sesta edizione del Festival del Paesaggio ci consegnano appaiono governate da un mutamento di approccio verso il paesaggio umano e ambientale; portatrici di un’altra ottica che, alla pesantezza del mondo odierno, oppone non tanto la spinta alla fuga nei territori dell’irrazionale e dell’onirico, quanto invece il senso di una logica rovesciata: come quella espressa nella leggerezza del gesto di due mani intrecciate che allude al volo di un uccello nell’opera Bird di Patrick Tuttofuoco, o come il tentativo di verifica  della relazione possibile tra creazione artistica e dimensione naturale esercitato dal grande Butterfly painting di Henrik Hakansson, o ancora, come nell’incontro speculare e ribaltato tra forme paesaggistiche e spazio geometricamente definito che s’instaura nelle sculture specchianti e cementizie O.

T. 2022 di Valerie Krause, che alludono  all’arte come a un linguaggio utile a ricomporre in un nuovo ordine ciò che ci appare disgregato e frammentato o come nel progetto d’incontro tra tradizioni popolari, comunità locali e dimensione performativa collettiva alla base della ricerca di Marinella Senatore.

La mostra sarà visitabile fino al 10 ottobre. Il Festival è promosso dall’Associazione Il Rosaio con il Comune di Anacapri, organizzato in collaborazione e con il sostegno della Fondazione Axel Munthe \ Villa San Michele, ed è realizzato grazie al supporto di Seda e Capri Palace Hotel, con la partecipazione del Goethe Institut di Napoli e  con il contributo dell’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania nell’ambito dell’Anno della Lingua Tedesca in Italia. La sesta edizione è arricchita dal progetto pubblico Manifesto che quest’anno vede protagonista Anna Franceschini.

© RIPRODUZIONE RISERVATA