Cappella Sansevero, 2019 da record: oltre 750mila visitatori e leader tra i musei di Napoli

Cappella Sansevero, 2019 da record: oltre 750mila visitatori e leader tra i musei di Napoli
Giovedì 16 Gennaio 2020, 09:42
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Numeri in crescita per il Museo Cappella Sansevero anche nel 2019. Tutti gli indicatori rilevano segni ampiamente positivi e numeri da record. 

I visitatori totali hanno superato l’incredibile soglia delle 750mila unità (758.453 visitatori totali contro i 698.530 dell’anno precedente).

I visitatori paganti sono stati 723.039, facendo registrare un incremento di oltre l’8% rispetto ai 665.774 del 2018. 
La crescita negli ultimi anni si è mantenuta costante e i numeri sono cresciuti del 303% in soli sei anni (dai 238.795 visitatori paganti del 2013 agli oltre 723 mila del 2019).

Con i numeri del 2019, il Museo Cappella Sansevero si conferma ancora una volta il più visitato tra i musei e i complessi monumentali della città di Napoli. 
 
Aumentata anche la media giornaliera di visitatori nel 2019: in ogni giorno di apertura, 2.393 persone sono venute ad ammirare il Cristo velato e le altre meraviglie della cappella barocca. Per far fronte alla crescente richiesta, e dare la possibilità al maggior numero di persone di visitare la Cappella Sansevero, nel corso del 2019, a partire da aprile, l’orario di apertura regolare è stato anche prolungato di un’ora e mezza per tutti i sabati (dalle 9.00 alle 20.30, ultimo ingresso consentito alle 20.00).
 
“I dati registrati negli ultimi anni sono da considerarsi tanto più straordinari quando si pensi alle dimensioni contenute dello spazio espositivo e dell’area di attesa all’esterno –dichiara Fabrizio Masucci, direttore del Museo Cappella Sansevero –. Il nostro impegno è dedicato ogni giorno a mantenere alta la qualità dell’esperienza di visita alla Cappella Sansevero. Nel 2019 siamo stati scelti tra le aziende della Campania insignite del Premio Industria Felix, che ha conferito l’Alta Onorificenza di Bilancio alla Museo Cappella Sansevero s.r.l. Un premio che ci rende particolarmente orgogliosi, perché tale riconoscimento ci è stato assegnato in quanto ‘miglior impresa del settore Cultura della regione’. Inoltre, siamo felici di poter dire che le unità del nostro personale sono cresciute di pari passo con il fatturato, fino ad arrivare alle ventuno attuali: l’algoritmo che ha selezionato le aziende da premiare, infatti, ha apprezzabilmente tenuto conto, tra gli altri fattori, anche della stabilità e dell’aumento del numero di dipendenti”.
 
I traguardi raggiunti in questi ultimi anni non sarebbero stati possibili senza la lungimirante decisione, presa nel lontano 1996 dai comproprietari del complesso monumentale, di costituire una s.r.l., nell’auspicio che anche la cultura potesse generare profitto e lavoro e nella convinzione che ogni attività con ambizione di ‘fare impresa’ dovesse avere la forma giuridica adeguata prevista dall’ordinamento. 

“Siamo sempre più convinti della nostra scelta - prosegue Fabrizio Masucci – consapevoli di essere quasi una mosca bianca in un settore (quello della cultura e del turismo) in cui operano, oltre ai soggetti pubblici, anche soggetti privati che in alcuni casi utilizzano impropriamente la forma della ‘associazione senza scopo di lucro’ non perseguendone l’ontologica encomiabile funzione sociale, ma come mera maschera per l’esercizio dell’attività di impresa. Ci auguriamo che presto anche altre realtà operino scelte come la nostra, assicurando in tal modo trasparenza e generando nel tempo posti di lavoro stabili e ricchezza per il territorio”.
 
Grande successo per il servizio di prenotazione online proposto dal museo: rispetto all’anno precedente, sono aumentati del 39% i visitatori che hanno acquistato i biglietti online (sono stati 157.898) e hanno scelto così la data e l’orario di visita, garantendosi l’accesso al Museo dalla fila rapida riservata ai prenotati.

Una forte crescita si è registrata, inoltre, nella fruizione del servizio di audioguide, che prevedono un tour dedicato agli adulti e uno dedicato ai più giovani, disponibili in 5 lingue: nel 2019 sono stati noleggiati oltre 101.213 apparecchi, l’11% in più del 2018. Nell’anno appena concluso, dunque, il 13% dei visitatori totali si è avvalso del servizio di audioguida.

Sempre più apprezzata e utilizzata da turisti e cittadini, nel corso del 2019, la free wifi zone offerta dal Museo Cappella Sansevero nei tratti di strada antistanti, adottati dall’istituzione museale nel 2016 e dotati di nuovi arredi funzionali e di moderni corpi illuminanti.
 
Straordinario anche il numero di visitatori virtuali: da gennaio a dicembre 2019, il sito internet museosansevero.it ha registrato oltre 500mila utenti. Analogamente i canali social del museo, attivi dal 2014, vedono annualmente un costante incremento di utenti. I social network maggiormente apprezzati dai fan/followers della Cappella Sansevero sono attualmente Facebook, con quasi 40mila fan, e Instagram con 24,7mila followers. Il target è costituito da amanti dell’arte, potenziali visitatori, appassionati della storia del principe di Sansevero e di Napoli, turisti, persone che sono già state nella struttura e vogliono approfondirne alcuni aspetti o condividere la propria esperienza. Anche su Twitter la Cappella Sansevero partecipa attivamente agli eventi di settore come la MuseumWeek, la settimana dei musei.
 
La Cappella Sansevero è oggi una tappa obbligata per i turisti e un luogo che quasi tutti i napoletani hanno visitato almeno una volta. Su Tripadvisor, il più noto portale di recensioni di viaggiatori, il Museo è stabilmente primo non solo tra i musei cittadini, ma più in generale tra i 600 ‘siti di interesse’ segnalati sul portale.
Dal 2006 l’istituzione vanta numerosi riconoscimenti e i dati in costante crescita testimoniano la capacità di impresa del museo che, nel 2017, è stato inoltre inserito dal «Financial Times» nella classifica delle 1000 imprese europee con il maggior tasso di crescita di fatturato nel quadriennio 2012-2015: + 85%.
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