48 ore a Capri, con Lonely Planet l’itinerario perfetto

48 ore a Capri, con Lonely Planet l’itinerario perfetto
di Mariano Della Corte
Domenica 6 Giugno 2021, 10:56
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“48 ore a Capri”, alla scoperta dell’itinerario perfetto, ecco il format lanciato da Lonely Planet per il rilancio di alcune delle destinazioni turistiche più suggestive dello stivale che condensa il meglio di diverse località italiane, proprio nell’arco di due giornate. Grazie ad un accordo con la Città di Capri e l’assessorato al turismo l’isola azzurra è rientrata tra le mete descritte in una guida specifica dedicata alla isole del Golfo (Capri, Ischia e Procida) curata da Lonely Planet. A supporto delle informazioni della guida con itinerari sconosciuti, anche contenuti digitali fatti di testi curati, foto mozzafiato e video, divulgati sul sito lonelyplanetitalia.it ed attraverso i canali social.

Tramite l’ausilio di esperti di comunicazione e guide naturalistiche del territorio, Lonely Planet ci conduce alla scoperta del fascino magnetico e millenario di Capri, vedute inedite dove il mare si unisce alla roccia, strapiombi che si dipanano verso l’infinito, intessuti in un mix ibrido tra storia e natura, antico e moderno. Dai violetti introno la Piazzetta Umberto I, ai belvedere meno conosciuti dell’isola come quelli di Tuoro o Punta Cannone (Piazzetta degli Artisti), punti di vista privilegiati sugli iconici Faraglioni oppure tutta la costa nord orientale di Capri, che sale verso il Monte Tiberio, Parco Astarita con i ruderi romani di Villa Jovis da cui l’occhio si perde verso la Penisola Sorrentino e la Costiera amalfitana.

 

Sentieri e tracciati al di fuori delle tappe più mondane di via Camerelle che portano ad esempio su via Lo Capo nell’itinerario delle Calanche, che da Villa Lysis, storica dimora liberty di inizio Novecento conduce fino alle rovine archeologiche di Villa Jovis. E poi la Capri dal mare con le sue grotte variopinte che offrono uno spettacolo dei sensi, dalla Grotta Verde alla Grotta dello champagne, che nasce dalla schiuma generata dalle onde nello schiantarsi tra le intercapedini delle rocce, per arrivare poi ai luoghi dai tramonti più suggestivi nel versante ovest di Anacapri, tra il Faro di Punta Carena e il sentiero dei Fortini, dove si scopre una Capri lunare in cui il vento ha plasmato la forma della roccia in modo unico.

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Tappa irrinunciabile, prima di terminare l’itinerario, la Grotta Azzurra, un vero e propio viaggio nel viaggio. Non mancano suggerimenti anche sulle destinazioni dove assaporare l’essenza del luogo come il ristorante “La Capannina” di Francesco de Angelis con i ravioli alla caprese, oppure il “VV Lounge” tappa immancabile del by night più glamour. Emerge la Capri fatta anche di tanta storia e tradizioni: il sandalo artigianale “Da Costanzo”, il rito della tarantella con la band folkloristica “Scialapopolo” e non da ultimo, gli aromi, le essenze, uno degli aspetti che più resta vivo nei ricordi di chi ha trascorso anche sol 24 ore a Capri, simbolo per eccellenza dell’isola azzurra: la fabbrica di profumi Carthusia. Le essenze aromatiche prendono il nome proprio dall’antico luogo trecentesco antistante lo storico laboratorio di aromi: la Certosa di San Giacomo, edificata in onore della regina Giovanna d’Angiò, dove i monaci certosini coltivavano oltre agli orti, la vite e l’ulivo, anche fiori e piante per ricavarne pregiati profumi e rimedi terapeutici.

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