Open science per la seconda tappa del Convegno Stelline 2021 in streaming

Open science per la seconda tappa del Convegno Stelline 2021 in streaming
Mercoledì 21 Aprile 2021, 18:24
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Se la pandemia ha riportato alla luce la necessità dell’apertura, della condivisione e dell’utilizzo dei dati per trovare soluzioni efficaci, le biblioteche accademiche possono a buon diritto vantare di avere già da tempo intrapreso la strada dell’open science e di essere tra i principali promotori di quel modo di fare scienza che mette a disposizione di tutti i dati, i risultati e i processi della ricerca. Proprio di processi aperti, di piattaforme condivise per l’editoria, di opportunità e criticità degli open data si parlerà nella seconda tappa del Convegno Stelline 2021, il principale evento nazionale di formazione e incontro dedicato ai bibliotecari, che si terrà in diretta streaming da Napoli il 22 e 23 aprile prossimi.

Nei due giorni di convegno, promosso da Associazione Biblioteche oggi e SHARE (Scholarly Heritage and Access to Research), con la collaborazione di AIB - Associazione Italiana Biblioteche, si affronteranno temi quali il miglioramento qualitativo, l’internazionalizzazione e l’ottimizzazione delle risorse delle biblioteche accademiche grazie agli strumenti e protocolli di condivisione. Una tavola rotonda sarà dedicata a un confronto tra editoria universitaria e servizi offerti dalle biblioteche e un’altra, a cura dell’AIB, si occuperà di analizzare le tendenze delle biblioteche pubbliche nel Sud Italia, partendo da una domanda: esiste una “questione meridionale” anche per le biblioteche?

Tra i relatori del Convegno, Mauro Calise, professore ordinario di Scienza politica dell’Università degli studi di Napoli Federico II e direttore di Federica Weblearning, centro di ateneo per l’innovazione, la sperimentazione e la diffusione della didattica multimediale, la cui multipiattaforma federica.eu è leader in Europa per la didattica multimediale open access; Roberto Delle Donne, Professore ordinario di Storia medievale, Coordinatore di SHARE , la piattaforma di accesso ai servizi bibliotecari condivisi da 9 università, tutte del Sud Italia, e ripresa in ambito internazionale da istituzioni quali l'Università di Harvard; Paul Ayris, Pro-Vice Rettore dello University College di Londra e presidente del LIBER’s Citizen Science Working Group, che promuove la partecipazione di cittadini nelle attività di raccolta di dati e produzione di informazioni all’interno di una rete cui aderiscono circa 450 biblioteche di ricerca europee, nazionali, universitarie e di altro genere, in partnership con associazioni e organizzazioni in Europa e nel mondo.

“Quello della cooperazione interbibliotecaria è un tratto caratteristico delle biblioteche accademiche, che nel Sud Italia rappresentano in molti casi un’eccellenza”, afferma Massimo Belotti, direttore di Biblioteche oggi e del Convegno Stelline.

Da qui la scelta di Napoli come sede della seconda tappa del Convegno, per la prima volta in forma itinerante, con ben quattro appuntamenti: dopo la prima tappa a Torino lo scorso febbraio, cui hanno partecipato online più di 1.600 persone, anche quella napoletana si svolgerà interamente online, per ragioni sanitarie. Seguiranno Firenze (17-18 giugno), e il tradizionale appuntamento di Milano al Palazzo delle Stelline, previsto quest’anno per i giorni 29 e 30 settembre.

“Ciò che vorremmo emergesse da questa due giorni - afferma Rosa Maiello, presidente nazionale AIB e direttore della Biblioteca di Ateneo dell’Università degli studi di Napoli Parthenope - è il ruolo essenziale della cooperazione universitaria tra biblioteche. Altrettanto importante è agire per superare, in prospettiva, lo steccato tra le diverse tipologie di servizio bibliotecario. Che siano di ricerca, accademiche o di pubblica lettura, infatti, le biblioteche hanno sempre un obiettivo comune: arricchire il territorio del valore della cultura e della partecipazione”. Non a caso, il Convegno prevede anche un confronto dedicato alle biblioteche pubbliche al sud, che si terrà la mattina di venerdì 23. Da sempre in numero minore e con meno risorse delle loro gemelle del nord e centro Italia, le “public libraries” del sud non mancano però di esperienze e innovative di relazione con il territorio, con un forte legame tra promozione della cultura e della legalità. 

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