«Conversazione con Domenico Rea» alla libreria LaterzaAgorà

Una tavola di Daniela Pergreffi
Una tavola di Daniela Pergreffi
di Vincenzo Aiello
Giovedì 22 Febbraio 2018, 11:09
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Domenico Rea è «non soltanto il maggiore scrittore napoletano e campano del fu Novecento, ma anche una figura intellettuale allo stesso piano degli altri grandi protagonisti della narrativa meridionale del secolo scorso ... Sorvolare su Rea sarebbe come illustrare le bellezze - pardon, le beltà - di Napoli senza nominare neppure una volta il Vesuvio». Oggi (ore 18) nella libreria LaterzaAgorá - Via Conte di Ruvo a Napoli - di scena  una "Conversazione su Domenico Rea". Interverranno la figlia dello scrittore, Lucia, Matteo Palumbo, docente di Letteratura italiana alla Federico II, e Raimondo Di Maio, che con la sua casa editrice Libreria Dante & Descartes ha da poco ripubblicato una raffinata edizione del racconto "Re Pomodoro" illustrata da Daniela Pergreffi. in un reportage fatto nel 1957 alla ricerca delle tradizioni culturali e gastronomiche della regione Campania così definì il pomodoro di San Marzano, “E’ lungo, nervoso, costoluto. L’unico che non si frantuma nella lavorazione; al contrario, si mantiene intero e, per così dire, vivo nel barattolo. Soltanto con esso si può ottenere un pelato di alta qualità e supremo sapore”. Ora Raimondo Di Maio libraio editore di Mezzocannone ripopone questo testo per Natale “Re Pomodoro (pagg. 44, euro 8; Dante&Descartes)” nella sua cura e con le luminose immagini artistiche di Daniela Pergreffi che dal 2006 insegna all’Accademia di Belle Arti di Napol. Domenico Rea, con la libertà dell’«autodidatta di talento» e la consapevolezza della validità del proprio disegno, compose un ispirato racconto-saggio, Re pomodoro, testo letterario capace di sfidare il tempo e la memoria, perché, come scrive Francesco Orlando, la letteratura «come archivio storico non ha eguali nella somma di tutti gli altri documenti». Re pomodoro narra lo «straordinario nuovo» e lo «splendido antico» di quel “regno del pomodoro” in una maniera più duratura e più aderente di una datata inchiesta o una superata cronaca. Il testo è curato dallo stesso Di Maio che non è al suo primo Rea come editore: ha cominciato nel 1995 con “Boccaccio a Napoli”, oramai un vero e proprio remainder-vintage ed ha proseguito nel 2006 con i meravigliosi “Spen ed altri racconti”.
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