Coronavirus, il liceo Umberto di Napoli non si ferma: incontro online con Ruggero Cappuccio

Coronavirus, il liceo Umberto di Napoli non si ferma: incontro online con Ruggero Cappuccio
Lunedì 4 Maggio 2020, 17:16
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Anche in tempo di pandemia, la scuola non si ferma e tante modalità didattiche assumono in questi giorni forme inattese e nuovi significati. Al Liceo Umberto I, per esempio, si è deciso di non chiudere anzi tempo la stagione degli Incontri d’autore, ormai divenuti appuntamento consolidato nello storico liceo di Chiaia, ma di darle nuova veste. Per questo, il prossimo 19 maggio, gli allievi di dodici classi incontreranno, per la prima volta su web, l’autore Ruggero Cappuccio.

Cappuccio, scrittore, drammaturgo e regista con il romanzo La notte dei silenzi (Sellerio, 2007) è stato finalista al Premio Strega (2008), con Fuoco su Napoli (Feltrinelli, 2010) ha vinto il Premio Napoli e il Premio Vittorini (2011). Ha poi scritto La prima luce di Neruda (Feltrinelli, 2016). Per la collana Classici del teatro Einaudi ha pubblicato Shakespea Re di Napoli (Premio Speciale Drammaturgia Europea, 1995), Edipo a Colono (2001) e Le ultime sette parole di Caravaggio (2012). Ha firmato numerose regie liriche per La Scala di Milano, il Festival di Salisburgo, L’Opera di Roma, il Maggio musicale fiorentino e il Teatro San Carlo di Napoli. Per il cinema e la televisione ha curato diverse sceneggiature e regie tra cui quella di Paolo Borsellino Essendo Stato, opera tratta dal suo stesso omonimo testo. 

Proprio il libro dedicato all’eroe civile Borsellino, e pubblicato da Feltrinelli, sarà al centro del dibattito con gli studenti. L’iniziativa, inserita nel Maggio dei Libri, vuole sottolineare ancora una volta il valore sociale dei libri quale elemento-chiave nella crescita personale, culturale, relazionale e civile degli adolescenti, pur messi a dura prova da mesi di distanziamento sociale ed incertezze. “Leggere un libro come Essendo Stato - ci racconta la prof.ssa Carla de Falco, curatrice dell’iniziativa - serve a prendere emozionante consapevolezza di una pagina della storia d’Italia di cui nei manuali scolastici non si parla ancora diffusamente, ad imparare a riconoscere modelli identitari di valore e può costituire, in definitiva, un momento fondamentale nel patto educativo tra un docente ed i suoi studenti, un momento che la scuola non può né deve eludere”.

Così commenta invece il prof. Carlo Antonelli, che dirige il Liceo Umberto I: “Costruire una grammatica dei sentimenti civili è importante quanto lo studio della sintassi latina e della matematica, inoltre la vicenda umana di Paolo Borsellino, divenuto -suo malgrado - un contemporaneo eroe epico, ci appartiene profondamente e va letta e studiata perché costituisce un valore esemplare che le nuove generazioni non vogliono, né debbono, rinunciare a conoscere”.

 
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