Dal liceo “Serao” al mondo dell’editoria e della scrittura creativa: a Pomigliano la rassegna che avvicina scrittori e studenti

Giusi Marchetta
Giusi Marchetta
Lunedì 7 Marzo 2022, 17:41
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In una scuola che porta il nome di Matilde Serao, lettura e scrittura rappresentano, per dirla con termini moderni, il "core business" dell'«azienda formativa». E così giovedì 10 e venerdì 11 marzo - in diretta on line alle 11 - il liceo Matilde Serao di Pomigliano ospita la scrittrice Giusi Marchetta della Scuola Holden di Torino che leggerà in modo inedito i capolavori del '900: un viaggio nel femminile e nel mondo della grande narrativa di Annamaria Ortese (“Il mare non bagna Napoli”) e di Natalia Ginzburg (“Lessico Famigliare”), nell’ambito della rassegna “Holden classic: addomesticare i mostri”.

La rassegna rientra nel contesto di un ricco programma di incontri con scrittori e saggisti di rilievo del panorama della narrativa contemporanea come Agnese Palumbo, Maria Rosaria Selo, Antonio Menna, Sara Magnoli, Vera Gheno e tanti altri, svolto in collaborazione con diverse associazioni del territorio di Pomigliano per l’anno scolastico 2021/2022 quali Associazione “I colori della Poesia” e Centro “Leggimi Forte”.

«Leggere è da sempre un vero atto di libertà, la possibilità di esplorare mondi, di approfondire l’“umano” e le sue sconfinate profondità.

Leggere è anche e soprattutto viaggiare in luoghi, storie e realtà anche molto distanti dal nostro vissuto, consentendo un “arricchimento” di esperienza che diventa patrimonio vivo e fecondo per i giovani», spiegano gli organizzatori. 

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Da tempo il liceo Serao sta attuando una “rivoluzione” nelle metodologie didattiche di promozione della lettura che vanno oltre l’incontro con i testi e i suoi autori. La spinta proviene dal ricorso al Mltv1 (Making learning and thinking visible) e alle routine del metodo Wrw2 (Writing and reading workshop), sperimentato nell’ambito di un laboratorio di scrittura creativa ormai alla quarta edizione al Liceo Serao denominato “Le penne di Matilde”.

Referente per l’innovazione metodologica e l’organizzazione è la professoressa Roberta D’Ovidio: «Gli studenti leggono e si accostano empaticamente alle storie diventandone artefici e compiendo una serie di atti di ri-scrittura e re-interpretazione creativa dei testi, a partire dal loro vissuto e dalle esperienze di studio e di vita attraverso un preciso curriculo in cui da lettori appassionati avviene la metamorfosi in interpreti, editor, scrittori “in erba”. Gli incontri di lettura non sono pertanto soltanto occasioni di arricchimento e confronto, sono veri e propri momenti di “performance” in cui gli studenti sono “messi in situazione” e realizzano a loro volta una “restituzione” creativa dell’opera letta, anche attraverso canali multimodali nelle forme più diverse di storytelling digitale, book trailer, recensioni, riscritture, drammatizzazioni», spiega.

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