Donne, a Napoli la mostra interattiva «'O Core d’ ‘O Vic»

L'iniziativa presentata da Putéca Celidònia in collaborazione con “Wow Festival – Walk The Talk””

Un'opera in mostra
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Martedì 28 Marzo 2023, 17:08 - Ultimo agg. 19:16
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“In scena ,“’O Core d’ ‘O Vic” Donna: Costrizione Traguardi e Libertà”: presentato da Putéca Celidònia in collaborazione con “WOW FESTIVAL – Walk The Talk””

Nel Vicolo della Cultura di via Montesilvano, al Rione Sanità, è andata in scena la mostra interattiva patrocinata dalla III° Municipalità: “’O Core d’ ‘O Vic” Donna: Costrizione Traguardi e Libertà”: presentato da Putéca Celidònia in collaborazione con “Wow festival – Walk The Talk” ideato da Marianna Penna, con al centro la storia del costume femminile in varie epoche, alla scoperta dei loro significati.

Le edicole urbane, ex votive, sono diventate piccoli palchi per una passerella di oggetti rimandanti ad usi, costumi e tradizioni culturali in varie epoche del passato fino a giungere ai giorni nostri. Protagoniste dell’evento, le corsiste: Maria Grazia Lettieri, Rosa Santangelo, Nunzia Panico, Giusy De Bernardo, Ferrigno Ornella, Vera de Lange, Raffaella Campanile che dichiarano di aver vissuto il percorso come «un'esperienza bella e emozionante perché abbiamo condiviso i nostri manufatti e le nostre storie con il pubblico, ed è risultato di tanti scambi e discussioni illuminanti sulla posizione socio-culturale della donna di oggi e nel passato, non solo in Italia ma in tante altre parti del mondo».

Sulla stessa linea il docente scenografo, del corso di costume teatrale, Giuseppe Avallone: «Oggi abbiamo fatto le cose all’antica, la nostra multimedialità è stata una calda accoglienza e la trasmissione dell’infrazione è avvenuta attraverso l’inciucio, la chiacchiera, il desiderio di condividere in modo sano e umano senza barriere in mezzo. Patty, Rosy, Raffa, Mary, Nunzia, Ornella, Giusy, Vera le mie compagne d’avventura». 

«Oggi è stato emozionante, tanta curiosità, interazione e convivialità. Putéca Celidònia ha organizzato alla grande e le partecipanti al corso hanno dato vita ad una grande condivisione di quanto Giuseppe Avallone ci ha insegnato mettendo in campo anche le loro già affinate abilità» racconta la founder e designer del brand Vitrizia, Patrizia Visone e spiega: «I manufatti sono stati strumento e veicolo per toccare temi delicati come l'infibulazione, i piedi delle donne cinesi chiamati "fior di loto", le donne giraffa, il significato del velo attraverso le declinazioni più delicate come la sposa fino all'obbligo del burqa, l'imposizione nel tempo della verginità femminile, ma anche esempi di traguardi già nell'antica Grecia e a Pompei fino ad un'icona contemporanea che abbiamo voluto individuare nella Regina Elisabetta II° principalmente perché ha legittimato la discendenza al trono anche alle donne modificando la legge salica. Vi abbiamo raccontato e fatto toccare una riproduzione del silfio, spezia estinta, usata come anticoncezionale dalle donne dell'antica Roma ed origine della forma del cuore».

 

Un evento che mette in condivisione con la cittadinanza per il mese di Marzo dedicato alla Donna il programma realizzato durante il corso e «proposto come un gioco di consapevolezza e stimolo di riflessione su alcune costrizioni, alcuni traguardi e delle libertà, che hanno caratterizzato la storia dell’evoluzione e dell’emancipazione della donna nel corso dei tempi. Ci siamo impegnate, legate ma anche divertite tanto e credo che lo abbiamo trasmesso» sottolinea Patrizia Visone e continua: «Grazie al nostro Maestro Giuseppe Avallone, grazie a Putéca Celidònia grande madre di progetti ed opportunità, grazie a WOW Women of Worth che ci ha voluto nel suo Festival internazionale supportando le relazioni con altre donne propositive.

Grazie alla III° Municipalità che ha riconosciuto il valore del nostro lavoro, grazie al Vicolo della Cultura ed Opportunity APS che ci hanno ospitate, e ancora grazie alle partecipanti al corso che si sono fiondate in questa esperienza con entusiasmo nonostante gli impegni personali. Sono grata per aver vissuto questa esperienza corale». 

La mostra interattiva è il frutto di un percorso: “In Putéca Cucendo” rivolto ai residenti dai 18 ai 90 anni in cui si introduce a diverse tecniche di sartoria, nella possibilità di arrivare a tagliare e cucire un abito o accessori come una borsa o un cappello, sia per uso civile che per la scena. Si esplora il mondo del lavoro sartoriale, che richiede anni di pratica, il più dettagliatamente possibile. Il tipo di lavoro infatti è molto legato alle possibilità manuali dei partecipanti e alla risposta tecnica che varia molto da persona a persona. Il corso è inteso come un approccio completamente nuovo per le persone interessate ma completamente estranee a questo campo, ma anche un perfezionamento e approfondimento per le donne o uomini che posseggono già dei rudimenti di cucito.

«Il corso di realizzazione del costume teatrale - InPutéca Cucendo - si è rivelato essere molto di più di un semplice trasferimento di pratiche e teorie. È una fucina di umanità e creazione. Veder crescere un gruppo che crea e pensa insieme era l'obiettivo di base, incredibilmente non scontato. Senza Giuseppe Avallone, Patrizia Visone (del brand Vitrizia per il WOW Festival) e le signore del corso tutto questo non questo sarebbe stato possibile. Vi invitiamo in tanti a scoprire le loro creazioni e il pensiero profondo su cui si sono mosse le loro mani e il loro entusiasmo» dichiara Clara Bocchino, di Putéca Celidònia.

Prorogata la data del contest “I Wish 2 WOW” (Desidero Stupire), con tema “Io sono il racconto. Stupisci con la tua storia” (I’m the narrative). Ultimo termine per inviare i progetti il 24 giugno, per partecipare: https://forms.wix.com/f/7028753204913374198

Il contest è rivolto a donne, in Italia e nel Regno Unito, che desiderano avviare una propria attività di impresa. Le concorrenti, al contest, potranno partecipare con un proprio progetto che risponda ai 4 criteri previsti dal regolamento:

1. un’idea geniale (autentica/originale/innovativa)

2. impatto sociale (impatto economico, ambientale, culturale e/o ponte culturale)

3. comunità (creare una rete, una comunità, basata sui valori di uguaglianza, inclusione e diversità)

4. fattibilità (idea basata su un modello remunerativo efficiente che permetta la sua sostenibilità)

Le due vincitrici, una italiana ed una inglese, che si aggiudicheranno il Premio WOW riceveranno il premio realizzato dalla jewellery designer Elisabetta Marinelli e supporto mentoring di 4 esperte, in diverse aree del marketing, del team dell’agenzia e academy Women of Worth (Donne di Valore), oltre a quello di orientamento in ambito legale e finanziario affinché il loro progetto possa prendere forma.

Il 2 aprile, presso la sede dell’Hotel San Francesco al Monte, si terrà l’evento di chiusura della 2° edizione del Festival WOW.

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