Giornate Fai di Primavera in Campania 2022 tra storia e solidarietà con il pensiero all'Ucraina

Giornate Fai di Primavera in Campania 2022 tra storia e solidarietà con il pensiero all'Ucraina
di Valentina Bonavolontà
Mercoledì 23 Marzo 2022, 16:19 - Ultimo agg. 26 Marzo, 07:51
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«Riappropriarsi della propria storia», questo l’obiettivo ultimo delle Giornate di Primavera Fai, giunta alla XXX edizione. Tanti luoghi straordinari, alcuni sempre chiusi al pubblico o difficilmente visitabili, in due giornate speciali tra arte, cultura e natura, rispettando le misure di emergenza in vigore e con un contributo minimo d’ingresso.

Quest’anno le Giornate Fai di Primavera si terranno sabato 26 e domenica 27 marzo 2022, e tornano a rappresentare una straordinaria occasione per visitare luoghi di importanza paesaggistica e storico-artistica del nostro territorio, alla scoperta di siti normalmente inaccessibili, poco noti o poco valorizzati. 

«Gli obiettivi delle Giornate Fai sono quelli di conoscere e proteggere il nostro patrimonio. Quest’anno solo le prime aperture quasi regolari, dopo la pandemia - spiega il presidente regionale Fai Campania Michele Pontecorvo Ricciardi - «Vogliamo recuperare una relazione forte tra la cittadinanza e i gruppi volontari Fai per rivitalizzare dei luoghi poco conosciuti e che rischiano seriamente di finire perduti». 

Verranno aperte ville e palazzi storici, aree archeologiche, chiese di grande valore architettonico o storico-artistico, castelli, biblioteche, collezioni d’arte e musei. Non mancheranno itinerari nei borghi alla scoperta di angoli meno noti del paesaggio italiano, dove si conservano tesori nascosti e si tramandano antiche tradizioni, e visite in parchi urbani, orti botanici, giardini storici e cortili, che nascono dall’impegno messo in campo dalla Fondazione per la diffusione di una più ampia “cultura della natura”. 

«Stiamo lavorando con gli enti locali, stiamo lavorando con le imprese, abbiamo diciotto tavoli permanenti che stanno continuando a mantenere un dialogo per raggiungere degli obiettivi compatibili con una situazione che sta cambiando, ancora una volta in una situazione emergenziale, sperando di saperla gestire meglio di quanto abbiamo fatto fino ad ora», commenta Felice Casucci, assessore Regione Campania con delega alla semplificazione amministrativa e al turismo. 

Non mancherà un pensiero al popolo ucraino che sta attraversando un periodo davvero tragico e difficile, infatti il Fai, come istituzione della Repubblica, esporrà i colori della bandiera in tutta la comunicazione e nei beni ed inoltre si preoccuperà di finanziare il recupero di un'opera d'arte del patrimonio culturale ucraino.

Un traguardo importate, che tuttavia non potrà essere solo una festa. Nel pieno di una guerra che segna tragicamente la storia europea, le Giornate sono un invito a concentrarsi sul significato e sul ruolo del patrimonio culturale che riflette la nostra identità, testimonia la nostra storia e rinsalda i valori del vivere civile. I monumenti, il paesaggio, le opere d’arte raccontano chi siamo: il patrimonio culturale è come il patrimonio genetico di un popolo, che conserva a perenne memoria un codice di esperienze e valori condivisi su cui si fonda la nostra umanità. 

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Mai come quest’anno, allora, le Giornate Fai mostrano il loro più autentico spirito civico ed educativo, che è nella missione del Fai: visitare i luoghi eccezionalmente aperti dai volontari del Fai sarà l’occasione per conoscere la nostra storia e riflettere su quanto può insegnarci per affrontare il presente e il futuro.

Proteggere, conservare e valorizzare il patrimonio culturale, aprendolo al pubblico e invitando tutti gli italiani a conoscerlo e frequentarlo: questa è la missione del Fai, che proprio in questi tempi bui, in queste Giornate Fai, trova un senso ancor più profondo e una funzione ancor più necessaria e urgente.

«Il Fai, come istituzione della Repubblica, ha scelto di esprimere in maniera esplicita la vicinanza e la solidarietà con il popolo ucraino esponendo i colori della sua bandiera in tutta la comunicazione e nei Beni, ma la Fondazione vuole dare un contributo concreto e perciò si impegna oggi formalmente a finanziare il recupero di un’opera d’arte del patrimonio culturale ucraino che sarà individuato non appena cesserà la guerra e sarà avviata la ricostruzione del Paese», dice ancora il presidente Michele Pontecorvo Ricciardi. 

Il programma in Campania: Napoli e provincia

A Napoli saranno diverse le aperture che guideranno alla scoperta del quartiere Sanità, vero e proprio protagonista di queste Giornate Fai, a partire dalla Basilica di Santa Maria, uno dei gioielli del barocco napoletano, considerato fra i progetti più ambiziosi di Fra Nuvolo, architetto domenicano. Il percorso di visita comprende la Sacrestia, dove dallo scorso dicembre è allestito Il Presepe favoloso, un’opera monumentale e permanente realizzata e donata dai fratelli Scuotto, e il Chiostro cinquecentesco. Sarà visitabile, inoltre, l’ambiente recentemente restaurato della farmacia di epoca seicentesca (visite a cura degli Istituti di istruzione secondaria di secondo grado Galilei e Vittorini).

Nel borgo dei Vergini, sarà visitabile in anteprima per gli iscritti Fai, l’Ipogeo dei Cristallini rara ed incredibile testimonianza di pittura ed architettura ellenica. Il prezioso sito archeologico, che aprirà ufficialmente al pubblico alla fine di giugno 2022, potrà tornare alla fruizione collettiva grazie al recupero e restauro (attualmente in corso), finanziato in parte con fondi Europei/Regione Campania, voluto dalla famiglia Martuscelli, proprietaria dell’area sepolcrale, dalla Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Napoli, in collaborazione con l’Istituto Centrale per il Restauro. Un’esperienza culturale unica, capace di trasportare il visitatore indietro nel tempo di 2300 anni fa.

Al Rione Sanità l’itinerario prosegue nella Basilica di San Severo e nella piccola, preziosa Cappella dei Bianchi alla Sanità. La Chiesa, oggetto di un importante restauro nel 2017, è sede dell’orchestra Sanitansamble e dello studio di registrazione Apogeo Records, due delle principali iniziative per i ragazzi del Rione. Il restauro ha svelato un piccolo scrigno di opere d’arte, fra cui quelle di Giordano, Fracanzano e Vaccaro, mentre ben 12 tele raccontano storie di Sant’Antonio (visite a cura degli Istituti di istruzione secondaria di primo grado Darmon e Aliotta e degli Istituti di istruzione secondaria di secondo grado Sereni e Elena di Savoia).

Nel cuore del centro storico, al Duomo, apertura esclusiva venerdì 25 marzo per gli iscritti al FAI, del cantiere di restauro della Cappella Capece Minutolo, creata tra il 1387 e il 1412 su volere di Enrico Minutolo per collocare il suo monumento funebre. Grazie all’impegno dell’Associazione Friends of Naples Onlus, la Cappella è attualmente in fase di restauro, per restituire luce e bellezza agli apparati decorativi del monumento e al prezioso pavimento (visite a cura del prof. Francesco Esposito, restauratore di dipinti murali e materiali lapidei).

L’itinerario prosegue nel quartiere di Pizzofalcone, al Museo artistico industriale di Napoli, che fa parte del più ampio Istituto Statale d’Arte Filippo Palizzi, sede di una prestigiosa biblioteca che custodisce rare pubblicazioni e raccolte sulle Arti Applicate. Testimonianza storica di un grande progetto del principe Filangieri, per dare un nuovo impulso alle arti applicate e una solida formazione ai giovani artisti-artigiani.

Due gli itinerari naturalistici proposti a Napoli: la visita speciale al Real Orto Botanico, che si estende per circa 12 ettari, e ospita circa 9000 specie vegetali e quasi 25000 esemplari e, dall’altra parte della città, sulla collina del Vomero, si potrà andare alla scoperta del Parco de La Floridiana e del Museo Duca di Martina, perfetta integrazione di architettura e paesaggio nello spazio immenso che comprende la Villa e i suoi giardini, e che ospita il Museo, una delle maggiori raccolte italiane di arti decorative.

A Portici sarà eccezionalmente aperto, solo su prenotazione, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, all’interno del Parco della Reggia, fra le più antiche Accademie del Mezzogiorno d’Italia, fondata nel 1806. Il percorso porterà a scoprire il progresso tecnologico e scientifico che ha interessato il Mezzogiorno d’Italia e il contributo degli Istituti Zooprofilattici allo sviluppo nel settore della veterinaria ma anche dell’epidemiologia.

A Pozzuoli il percorso propone la visita alla Necropoli di via Celle, nell’area dei Campi Flegrei databile tra il I e il II secolo d.C.. Testimonianza preziosa delle tipologie sepolcrali e del culto della morte nel mondo romano, la visita sarà arricchita da voci narranti e pillole di archeologia e costume (visite a cura degli Istituti di istruzione secondaria di secondo grado Maiorana e Virgilio). Il pubblico potrà, inoltre, visitare il Parco monumentale di Baia, un percorso suggestivo tra visita archeologica e naturalistica che dal porto sale verso la collina, costeggiando le antiche terme (visite a cura degli Apprendisti Ciceroni degli istituti di istruzione secondaria di secondo grado Tassinari e Pitagora).

A Quarto sarà aperta la Villa romana del Torchio, portata alla luce durante lo scavo per la realizzazione del centro commerciale Quarto Nuovo, che prende il nome dal ritrovamento al suo interno di un torcularium utilizzato per spremere le vinacce.

A Nola aprirà il Museo Storico Archeologico e la biblioteca “Aldo Masullo”, nel Complesso Conventuale di Santa Maria la Nova risalente al 1521.

Le Giornate Fai di Primavera a Sorrento propongono ai visitatori un suggestivo percorso alla scoperta di gioielli storici e naturalistici: eccezionalmente aperta la Villa Cortchacow, uno dei siti più prestigiosi della penisola sorrentina, dove si svolgerà una visita guidata attraverso natura, arte e storia, partendo dal Parco Botanico, per poi accedere all’interno della Villa (visite a cura dei volontari del Gruppo Fai Penisola sorrentina e degli studenti dell’Università Parthenope di Napoli).

Si potrà, inoltre, visitare la Villa Romana all’interno dei Bagni della Regina Giovanna, uno dei siti archeologici più importanti della penisola sorrentina, sul promontorio di Punta del Capo di Sorrento (visite a cura dei volontari del Gruppo Fai Penisola sorrentina, in collaborazione con Penisola verde).

Anche a Capri il Gruppo Fai propone le visite al Centro Ignazio Cerio nel Palazzo Arcucci, fra gli edifici più antichi dell’isola direttamente sulla prestigiosa Piazzetta di Capri. Il percorso conduce nella storia dell’isola e nelle figure storiche di Cerio, Francesco Bassani (geologo, paleontologo e scienziato) e Giovanni Stepanow (storico dell’arte e autore), il cui archivio sarà aperto esclusivamente per le Giornate Fai in collaborazione con il Centro Cerio. 

La Baia di Ieranto a Massa Lubrense, Bene Fai della Campania, si potrà ammirare dall’alto partecipando al trekking panoramico al Monte San Costanzo, che regalerà una veduta mozzafiato della Baia. Le guide ambientali escursionistiche accompagneranno il pubblico in un percorso di circa 2 ore e mezza che condurrà in cima al promontorio di Punta Campanella.

Per consultare l'intro programma dei 50 luoghi di apertura nella regione Campania è necessario andare sul portale, dove è possibile consultare orari, giorni di visita, modalità di partecipazione e gli approfondimenti sui luoghi: www.giornatefai.it – www.fondoambiente.it (l’accesso ad alcuni siti è riservato agli iscritti al Fai, e su prenotazione).

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