Prima presentazione per 'Lucignolo. Storia di un bambino diventato burattino', l'ultimo libro di Rosario Esposito La Rossa, il libraio della «Scugnizzeria» tra Scampia e Melito. L'iniziativa si è svolta nella biblioteca comunale 'Grazia Deledda' di Ponticelli, nella zona orientale di Napoli.
Il testo, edito da Einaudi Ragazzi, con le illustrazioni di Vincenzo Del Vecchio, racconta la storia di un bambino che subisce le vicende del padre rinchiuso in un carcere di massima sicurezza a 700 chilometri da casa: è un ergastolano, un 41bis.
«E’ un volume nato dopo una esperienza che ho fatto con un ragazzino di Scampia che aveva il papà in carcere: ho conosciuto la sua storia e l’ho teletrasportata nel mondo di Collodi. Parla dei Lucignolo, la parte negativa di una storia di cui nessuno se ne importa» evidenzia Rosario Esposito La Rossa raccontando il libro le cui illustrazioni sono state curate da Vincenzo Del Vecchio: «Finalista del Premio Andersen, un grandissimo illustratore, è nato un connubio tra di noi. Questo è un libro che ha due livelli di narrazione: uno di scrittura, l’altro visivo» spiega Esposito La Rossa. «La fusione tra fiaba e realtà prova a raccontare in poche parole un universo così complicato come quello dei figli di criminali che pagano le colpe dei padri. Mi piaceva raccontare questo universo che è pieno di pregiudizi».
Lo scrittore, nel corso dell’evento, ha illustrato l’esperienza alla «Scugnizzeria» tra Scampia e Melito, nell’area a nord di Napoli, uno spazio in cui i giovani possono trovare accoglienza in tutta una serie di attività: letture, cinema, teatro. Esposito La Rossa ha parlato anche delle prossime sfide come editore della Marotta&Cafiero, una giovane casa editrice «made in Scampia» che lavora su libri completamente ecologici grazie a carta riciclata, inchiostri non inquinanti e colle senza plastificanti. La realtà è dedicata al cugino Antonio Landieri, vittima innocente di camorra, ragazzo disabile di 25 anni ucciso per errore a Scampia durante una faida tra clan.
L’iniziativa è stata realizzata dalla cooperativa sociale Sepofà nell’ambito di «SocializziAmo in Biblioteca», progetto sostenuto dal Ministero per i beni e le attività culturali, con capofila il Comune di Napoli insieme alle associazioni Noi@Europe e Terra di Confine e, appunto, alla cooperativa Sepofà. La presentazione di Lucignolo è il primo evento avvenuto in presenza dopo le restrizioni per l’emergenza covid, come spiega Deborah Divertito della Sepofà che insiste sulla finalità delle attività realizzate e da realizzare: quello di rianimare la biblioteca di Ponticelli e fare del progetto, ormai al termine, un modello da esportare per donare luce a tanti beni pubblici abbandonati e da rigenerare grazie alla partecipazione dei residenti.