Gli esseri umani hanno intrapreso una direzione totalmente errata e sono riusciti a stravolgere qualsiasi concetto a partire da quello della democrazia, termine usato e abusato per fini ipocriti e personalistici. La natura umana è spesso dedita all'arricchimento personale ed è per questo che ogni forma nobile di lotta sociale finisce col diventare un mero pretesto per riempire le tasche del primo "Robespierre" arrivato. È il senso de “Il Dissenso (di un misantropo iperattivo)”, il libro di Mario Abenante, che sarà presentato il 28 gennaio alle 17.00 al Gran Caffè Gambrinus di Napoli.
Oltre all’autore interverranno Paolo Itri, magistrato della Dda di Napoli; Catello Maresca, giudice della Corte di Appello di Campobasso; Monica Cartia, docente di letteratura italiana ed editor dell’opera; Paola Dama, ricercatrice oncologica University of Sussex Uk. Modera la giornalista e conduttrice Amelia Amodio.
«La mia generazione ha già perso» afferma l'autore, «si è lasciata incantare dalle sirene del liberismo, dal richiamo della globalizzazione e dall'illusione del guadagno facile. Per tutti questi motivi, oggi, a farla da padrona è la criminalità organizzata con le sue politiche sburocratizzate e molto più veloci di qualsiasi governo a dare risposte sui territori di cui è egemone». In questo libro ci sono le riflessioni e le opinioni di Abenante sulla situazione sociopolitica della comunità partenopea, che trovano la loro genesi nella sua misantropia e nell'indole della natura umana.