La Graziella è Procida. Procace, giovane, mediterranea, la figura nasce dal romanzo omonimo di Alphonse de Lamartine del 1852 ed entra tra i miti dell’isola. Viene celebrata dal 1939 e così ogni anno Procida elegge una sua Graziella tra le ragazze del luogo. È nell’iconografia isolana anche il suo abito: una base in raso o velluto di seta, rosso carminio o verde smeraldo, con pannelli ricamati in oro. Poi i decori sulle bordure, tra fiori, frutti, animali, motivi marini. Infine la gonna e il cappotto, di taglio orientale.
Un nuovo abito della Graziella, identico a quelli tradizionali, verrà donato da Centodieci, il magazine culturale di Banca Mediolanum, a Procida: con un progetto a cura dell’associazione “L’oro del mare”, in collaborazione con il Comune dell’isola, ha raccolto una donazione di 10.000 euro per confezionare il vestito tipico.
Il vestito sarà esposto in una teca all’interno del municipio e inaugurerà una serie di azioni di collaborazione tra Centodieci e il Comune di Procida - coordinate dal giornalista Carlo Zazzera - con eventi, spettacoli, talk show, mostre d’arte, incontri.
Il nuovo abito non è l’unico regalo che Centodieci fa all’isola di Arturo: un altro omaggio è una scultura in alluminio a cera persa dell'artista Fabio Roncato, appartenente al ciclo “Momentum”.