«Guarda che luna!» alla Biblioteca Nazionale la mostra per i 50 anni dall'allunaggio

«Guarda che luna!» alla Biblioteca Nazionale la mostra per i 50 anni dall'allunaggio
di Emanuela Sorrentino
Lunedì 24 Giugno 2019, 11:52 - Ultimo agg. 12:40
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«Guarda che luna!» alla Biblioteca Nazionale di Napoli. Da domani, martedì 25 giugno al 30 settembre 2019 (feriali ore 9-18; sabato 9-13 ingresso libero) nel cinquantesimo anniversario dello sbarco dei primo uomini sulla luna, la Biblioteca Nazionale di Napoli e l’INAF-Osservatorio Astronomico di Capodimonte dedicano una mostra di manoscritti, rari testi, articoli di giornali, preziose immagini.

All’inaugurazione, domani alle 16.30 sarà presente il console generale degli Stati Uniti Mary Countryman, l’assessore alla cultura del Comune di Napoli Nino Daniele, la direttrice dell’Osservatorio Marcella Marconi, il direttore della Biblioteca, Francesco Mercurio. In mostra dalle più antiche testimonianze dell’interesse per i fenomeni celesti come il poema del poeta greco Arato de Soli, in un manoscritto della prima metà del 400, agli ingegnosi meccanismi dell’astronomo cinquecentesco Pietro Apiano, a quello che si può considerare il primo atlante lunare, di Francesco Fontana 1646, agli studi scientifici, alla filosofia e alla letteratura del settecento e dell’Ottocento, alle curiosità e alle canzoni. «Nell’ambito delle celebrazioni dell’anniversario di risonanza mondiale la Biblioteca nazionale ha voluto dare alla mostra “Guarda che luna!” - ha dichiarato il direttore della Biblioteca, Francesco Mercurio - un’impronta tutta propria, originale, allo stesso tempo locale, di cultura musica e poesia napoletane, e internazionale con il materiale proveniente dagli Stati Uniti, grazie allo straordinario impegno dei migliori bibliotecari che abbiamo, che hanno selezionato una mole di documenti impressionante. Ancora una volta questa Biblioteca dimostra di poter coprire tutti i campi dello scibile e di poter creare un fecondo scambio con altre realtà culturali della città. Inoltre la collaborazione con un ente scientifico di portata nazionale ed internazionale come l’Osservatorio di Capodimonte - ha aggiunto Mercurio - ha permesso di coniugare i temi di forte impronta umanistica, come l’attrazione lunare nella letteratura, nella poesia, nella musica con testi e documenti sull’evoluzione della scienza astronomica e della tecnologia ottica».

La mostra che indaga, tra realtà scientifiche e suggestioni romantiche, il rapporto dell'uomo con il lucente astro, si dipana in un percorso che parte dalle rappresentazioni geocentriche dell'universo, attraversa gli studi, le osservazioni dei fenomeni celesti e le nuove tecnologie ottiche, come le costruzioni dei grandi telescopi del 900.

«Una mostra iconografico-documentaria - sottolinea la direttrice dell’Osservatorio Marcella Marconi - sul legame speciale che l'uomo ha sempre avuto con il nostro satellite sia dal punto di vista scientifico che artistico-letterario e fantastico. Il titolo "Guarda che luna...." racchiude lo stupore, il desiderio di conoscenza e la magia che da sempre derivano dalla contemplazione del nostro satellite. Una mostra che vuole distinguersi dalle numerose iniziative che celebreranno il 50esimo anniversario dell'allunaggio, mettendo in evidenza gli aspetti dello studio e dell'immaginario della Luna più legati alla città di Napoli come il volume dell'astronomo Ernesto Capocci ‘Viaggio alla Luna fatto da una Donna’ che precede di 8 anni il romanzo De la terre a la lune di Jules Verne»
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