«Il linguaggio dei corpi» di Sartori in mostra al Castello Aragonese di Ischia

Bruny Sartori
Bruny Sartori
di Ciro Cenatiempo
Venerdì 13 Settembre 2019, 15:33
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«Salvati senza nome. Il linguaggio dei corpi» è il titolo della personale di Bruny Sartori che si inaugura domani alle ore 19 sul Castello Aragonese di Ischia. Allestita in tre luoghi potentemente simbolici come la Chiesa dell’Immacolata, l’Androne del Convento e il Cimitero delle Monache, l’esposizione è curata dalla gallerista Ellen Maurer Zilioli e sarà visitabile fino al 20 novembre dalle 9 alle 18. Incisore e scultore di grande fama, maestro di ceramica e continuatore della tradizione eccellente dell’arte vasaria veneta, Sartori torna dopo un po’ di tempo a Ischia, dove – oltre venti anni fa - aveva stretto una solida amicizia con il pittore Gabriele Mattera, nel ricordo del quale è nata l’associazione che organizza mostre come questa, ed eventi di richiamo internazionale nell’area monumentale di ponente del Castello ischitano. «Il corpo gioca un ruolo centrale nell’opera di Bruny Sartori – spiega Ellen Maurer – e non si tratta tanto della riproduzione del fisico umano, quanto piuttosto di una penetrazione, di una riflessione artistica dell’idea della corporalità in generale come strumento di una quasi dolorosa coscienza del divenire e del trascorrere del tempo, dell’apparire e dello svanire, degli spazi misteriosi dell’essere. Perché le creazioni di Sartori leggère, innocue e frivole di certo non lo sono. Tendono invece all’invadenza, alla massa, al peso e a una dinamica intrinseca. Testimoniano la forza e lo sforzo, come fossero emerse dalle profondità del globo, come se appunto vi fossero profondamente radicate».
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