«Imbavagliati», si conclude il festival di giornalismo civile: ospiti i giornalisti campani perseguitati

Marinella Natale e Mimmo Rubio
Marinella Natale e Mimmo Rubio
Mercoledì 18 Maggio 2022, 10:34 - Ultimo agg. 18:43
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Arriva al termine la VII edizione straordinaria di “Imbavagliati”, Festival internazionale di giornalismo civile, ideato e diretto da Désirée Klainche dal 2015 dà voce ai giornalisti che hanno subito censura e persecuzione di regimi dittatoriali. Come per i giorni precedenti, anche nella quarta e ultima giornata del 19 maggio, la manifestazione contro i bavagli, sviluppa e traccia focus e approfondimenti sul tema “Confi-Nati”. L’obiettivo è stato quello accendere una luce – attraverso le coraggiose testimonianze dei giornalisti e attivisti intervenuti -  su quelle popolazioni, che vivono in luoghi dove per gravi conflitti interni non si riesce a sopravvivere, ma neppure a fuggire, schiacciati dalla guerra e dalla difficoltà ad emigrare, attraverso testimonianze coraggiose, che denunciano i diritti degli ultimi nel mondo.

Voci senza paura, per guerre attuali e “dimenticate”, si sono strette attorno alla Mehari di Giancarlo Siani, il giornalista napoletano assassinato dalla camorra nel 1985, simbolo dell’iniziativa per la libertà di stampa, che si svolge al “Pan - Palazzo delle arti di Napoli”,lì dove la macchina è custodita ne’ “La stanza della memoria”. Con lo slogan “Chi dimentica diventa colpevole” si rinnova dal festival l’appello per chiedere verità e giustizia per Mario PaciollaGiulio Regeni Ilaria Alpi.

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E ancora mostre in anteprima, in esclusiva per il festival, con scatti attuali e inediti dal fronte, si è raccontata anche la realtà che migliaia di siriani sono costretti a vivere ogni giorno, in un conflitto che perdura dal 2011, nel progetto fotografico “Life in Syria per Imbavagliati”, degli autori Mahmud Abdur-Rahman, Mohammad Amen Qurabi, Emad Najm Husso, Jalal Al-Mamo, Nour Kelze, Aref Tammawi, Mustafa Sarwt e il il Life makers team. 

Giovedì 19 maggio a partire dalle 10.30 si parlerà anche realtà italiana: chiederemo di “Non discriminare i discriminati” con Fatou Diako, presidente di Articolo21 Campania e della consulta degli immigrati del Comune di Napoli e Mario Morcone, assessore regionale alla sicurezza, legalità e immigrazione.

Il panel sull'immigrazione sarà integrato con la presentazione di un disco che uscirà in questi giorni realizzato dall'inviato di Rainews24 Stefano Corradino. Il giornalista-musicista ha composto testo e musica di 7 canzoni su temi sociali e civili tratte da storie che ha raccontato nei suoi servizi televisivi, tra queste quella di un rifugiato della Costa d'Avorio, che arrivò a Napoli dopo un viaggio drammatico. Corradino eseguirà in anteprima il brano dal vivo. Nel corso dei  focus le opere in diretta dei vignettisti Fabio Magnasciuttied Enrico Caria.

La mattina del 19 maggio alle 11.30,la manifestazione prosegue con la discussione deldramma dei trecento operai licenziati alla Whirlpool a Napoli con il direttore del “Corriere del Mezzogiorno”, Enzo d’Errico, una rappresentanza dei lavoratori e il regista Gianfranco Pannone.Durante l’incontro la proiezione, in anteprima, di un estratto del nuovo documentario di Pannone, “Via Argine 310”.Un racconto filmato del caso, con la voce narrante di Alessandro Siani, coinvolto personalmente in questo progetto, perché figlio di un ex operaio specializzato dell’allora Alfa Romeo di Pomigliano d’Arco.  

Conclusione della giornata con un focus, alle 12.30, sulla difficile situazione dei giornalisti in Campania. “Figli di un’informazione minore”, costantemente sotto minaccia, a causa del loro quotidiano lavoro di denuncia delle reti criminose. A seguire un incontro, organizzato in collaborazione con la Fnsi, il Sugc e Articolo21 dove si parlerà della difficile situazione dei giornalisti in Campania. Colleghi costantemente sotto minaccia, a causa del loro quotidiano lavoro di denuncia delle reti criminose e mafiose nei loro territori. Saranno presenti il segretario del Sugc, Claudio Silvestri, Marilena Natalee Mimmo Rubioda anni sotto scorta armata, la giornalista Luciana Espositoe il comandante della polizia municipale Biagio Chiariello, sotto scorta dopo l’ennesima minaccia di morte. Nel corso del focus l'importante testimonianza del nuovo procuratore nazionale antimafia, Giovanni Melillo.

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