La Storia delle camorre di Sales si presenta agli Studi Filosofici

All’incontro, moderato dalla giornalista Daniela De Crescenzo, prenderanno parte Rosa Volpe, Alessandro Giuliano e Luciano Brancaccio

La Storia delle camorre di Sales si presenta agli Studi Filosofici
Giovedì 2 Febbraio 2023, 18:07
2 Minuti di Lettura

Considerata fino a qualche tempo fa soppiantata dalla mafia siciliana e dalla ’Ndrangheta calabrese, la camorra ha dimostrato dalla seconda metà degli anni Novanta una pervasività e una pericolosità inimmaginabili fino a soli pochi decenni fa.

A raccontare la multiforme identità della camorra (tanto da far propendere per il plurale “camorre”) è Isaia Sales nel saggio “Storia delle camorre. Passato e presente” edito da Rubbettino.

Il volume verrà presentato domani, 3 febbraio, alle 17,30 presso l’Istituto per gli Studi Filosofici di Napoli.  All’incontro, moderato dalla giornalista Daniela De Crescenzo, prenderanno parte il procuratore della Repubblica di Napoli f.f, Rosa Volpe, il questore di Napoli Alessandro Giuliano e il sociologo della politica dell’Università Federico II Luciano Brancaccio.

La camorra è nata prima della mafia siciliana, sostiene l'autore.

Per tutto l’Ottocento, infatti, si definiva “camorra palermitana” l’organizzazione criminale siciliana, e fino agli anni Cinquanta del Novecento ci si riferiva alla ’ndrangheta con il termine di “camorra calabrese”. Alcuni dei vocaboli più noti, come omertà e pizzo, provengono dalla lingua napoletana.

La camorra è, dunque, la prima mafia urbana nata in Occidente. Questa originale criminalità (che l’autore preferisce nominare con il plurale “camorre” proprio per le variegate forme che ha assunto nel tempo) è diventata, assieme alla ’ndrangheta, la mafia di maggiore pericolosità di quest’ epoca. E nessuno lo aveva previsto. Il libro di Isaia Sales ci spiega i motivi di questo lungo e inarrestabile primato storico.

© RIPRODUZIONE RISERVATA