​Ischia, torna il festival internazionale di filosofia: il tema è la bellezza

Ischia, torna il festival internazionale di filosofia: il tema è la bellezza
Giovedì 1 Settembre 2022, 10:42
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La bellezza, in tutte le sue sfaccettature, e l’esigenza di salvaguardarla, oggi più che mai. Con quell’interrogativo di fondo, sempre attuale: può davvero salvare il mondo? Torna a Ischia il festival internazionale di filosofia «La filosofia, il Castello, la Torre», che – con l’obiettivo di avvicinare la disciplina al grande pubblico - celebra la sua ottava edizione chiamando a raccolta pensatori di tutto il mondo, da Stefano Zecchi al curatore d’arte Milovan Farronato, dall’ex modella Benedetta Barzini a Giuseppe Ferraro, con partnership con le Università di Toronto Mississauga, di Palermo e di Bonn e il coinvolgimento delle scuole del territorio, che hanno ideato aforismi in tema tappezzando alcuni dei luoghi dell’isola.

La rassegna abbraccia il periodo che va dal 1 al 25 settembre, con la fase-clou – quella del festival propriamente inteso - prevista dal 22 al 25: la filosofia arriva così, secondo un format consolidato, nei luoghi più straordinari dell’isola, contaminandoli. Dai Giardini La Mortella al Castello aragonese, dalla biblioteca Antoniana alla Torre di Guevara: più di cento conferenze in programma, ampio spazio dedicato ai giovani attraverso lo «Young Thinkers Festival». «La bellezza è fragilità, equilibrio di resistenza a sistemi economici globalizzati che dissipano la natura, il nostro ecosistema per scopi meramente individualistici. – spiega il direttore scientifico del Festival, Raffaele Mirelli - Peccato non aver colto l’insegnamento della pandemia.

Se la bellezza può davvero salvare il mondo? Una domanda cruciale per il nostro paese e in particolar modo per il Sud Italia che di bellezza 'naturale' ne ha tanta, ma è una bellezza a rischio d’estinzione e spesso in vendita. E allora chi salverà la bellezza? Bisogna ribaltare la prospettiva e diventare cittadini consapevoli, meno concentrati nel soddisfare solo i propri bisogni. Nell’era dell’egocentrismo la strada per una ‘deselfizzazione’ sociale è difficile, ma non impossibile».

Tra gli appuntamenti in programma tre domeniche di sensibilizzazione dal titolo «Il corpo del reato», la Summer School diretta da Antonio Ereditato della Yale University, da Raffaele Mirelli (direttore del Festival) e dal matematico Piergiorgio Odifreddi (dall’8 al 10 settembre), con omaggio al divulgatore scientifico Pietro Greco) e il live painting dell’artista Marco Cecchi alla Torre Guevara (18 settembre). Protagonista anche la musica con un concerto ai Giardini della Mortella del due «Facade».

L’apertura del festival è in programma il 22 settembre con la lectio di Giuseppe Ferraro dal titolo «La bellezza in sé». Al Castello aragonese tre appuntamenti serali: Benedetta Barzini, modella e docente presso l’Università di Urbino, il 23 settembre (ore 20:30) parlerà di bellezza come prodotto in vendita; il 24 settembre Stefano Zecchi si farà portavoce proverà a rispondere alla domanda clou, «Il mondo salverà la bellezza?»; il 25 settembre ore 20:30 chiuderà il denso mese di appuntamenti Milovan Farronato.

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