“La notte di un canto di Natale”, un gioco per adulti e bambini per raccontare il Natale attraverso un reel

Ecco il gioco di Casa del Contemporaneo e Progetto Nichel, con il contributo del Comune di Napoli

“La notte di un canto di Natale”
“La notte di un canto di Natale”
di Alessandra Farro
Lunedì 12 Dicembre 2022, 19:11
3 Minuti di Lettura

Si può raccontare di un Natale passato, oppure di uno futuro o ancora di quello attuale: “La notte di un canto di Natale” è il gioco di Casa del Contemporaneo e Progetto Nichel, con il contributo del Comune di Napoli nell’ambito del progetto “Altri Natali”, dedicato ai bambini, agli adulti, alle famiglie, agli studenti, ai lavoratori di ogni provenienza, lingua e nazionalità. Si può giocare da soli o in squadra, tutto ciò che occorre è uno smartphone, su cui realizzare dei reels, di durata non superiore ai 90 secondi, che raccontino o siano ispirati al Natale. 

Il termine per girare i propri lavori è il 20 dicembre, si può partecipare sia da remoto, inviando direttamente i reels via mail, sia prendendo parte ai laboratori/gioco.

Il 26 dicembre tutti i reeal saranno proiettati in Sala Assoli, dalle 20.30, alternati da performances teatrali e musica live.

Il gioco nasce dal desiderio di stimolare la creatività per affrontare tematiche urgenti e condivise come l'ambiente, il lavoro, l'individuo realizzando un'indagine ironica e spietata di diverse generazioni che indagano il passato, per vivere il presente e immaginare il futuro.  

«Un Canto di Natale di Progetto Nichel e Casa del Contemporaneo è un’indagine artistica e sociale sul consumismo nella società contemporanea», spiega Pino Carbone. «Ha diverse forme, è un lavoro teatrale composto da due spettacoli che debutteranno a marzo, lavoro coprodotto da CdC, Progetto Nichel e Teatro Sannazaro, è un laboratorio di ricerca che si nutre e si alimenta in luoghi reali e virtuali. Non si può parlare di consumismo senza approfondire il linguaggio mediatico e le nuove forme di comunicazione. L’unione tra i reels e l’arte scenica è l’esperimento che “La Notte di un Canto di Natale” vuole portare avanti. Il tentativo è quello di coinvolgere anche generazioni il cui linguaggio espressivo è prettamente virtuale, le cui piazze sono i social, i cui riferimenti sono contenuti nel web.  L’atto artistico può e deve creare connessioni tra i linguaggi, spetta alla creatività mediare tra mondi apparentemente distanti». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA