«Le colpe del Sud», ​Scamardella con Bassolino e Calenda alla Feltrinelli

«Le colpe del Sud», Scamardella con Bassolino e Calenda alla Feltrinelli
Lunedì 13 Gennaio 2020, 11:59 - Ultimo agg. 13:14
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Lunedì 20 gennaio alle 17.30 valla Feltrinelli di Piazza dei Martiri il direttore del «Nuovo Quotidiano di Puglia»

Claudio Scamardella presenta il suo ultimo libro «Le colpe del Sud - Ripensare la questione meridionale per il Mezzogiorno, la Puglia, il Salento» (Manni editore) con Antonio Bassolino e Carlo Calenda. Conduce Federico Monga. 

Con la fine della Guerra fredda, la globalizzazione e la società digitale il Sud perde tutte le rendite di posizione territoriale che avevano garantito, fino a trent'anni fa, protezioni, aiuti e sostegni.

Ma il meridionalismo non aggiorna la sua cassetta degli attrezzi, classi dirigenti ed élite intellettuali anziché produrre nuove idee si adagiano nella retorica dell’inganno e dell’abbandono, rifugiandosi nella sterile litania della “colpa degli altri” e nel rivendicazionismo lamentoso. Fino all'emergere di un sudismo impastato di nostalgie borboniche.
Trent'anni persi a rincorrere il Nord. E trent'anni di opportunità sprecate.

Ora il cerchio si chiude: il partito nato per punire il “banditismo dei meridionali” conquista voti e consensi anche al Sud, le popolazioni del Mezzogiorno si consegnano (si arrendono?) a chi le aveva insultate e additate come “zavorra del Paese”.

In questo quadro la Puglia rappresenta un “caso”, con i ritardi infrastrutturali, gli indicatori socioeconomici negativi, il contrasto tra immagine e sostanza. Il suo governo prende la china del movimentismo immobilista producendo danni sul territorio, come accade per la xylella, il gasdotto Tap e l'llva. La primavera pugliese è durata un soffio, lasciando molte contraddizioni.

Un “caso” è anche il Salento: terra in cammino, laboratorio di ciò che il Sud può essere o diventare se il meridionalismo “di pensiero” torna a prevalere su quello “di potere”, puntando su vocazione mediterranea e federalismo municipalista.

È con il protagonismo dei territori che il Sud può riprendere il destino nelle proprie mani e rimettersi in marcia.

Claudio Scamardella, napoletano di Bacoli, da trentacinque anni è giornalista in due terre simbolo del Meridione, la Campania e la Puglia, in due città osservatorio privilegiato, Napoli e Lecce.

Ha lavorato al “Mattino” fino al 2008, come redattore capo, responsabile della cronaca di Napoli e del dorso regionale. Dal 2009 è direttore del “Nuovo Quotidiano di Puglia”. Ha pubblicato un libro intervista con Aldo Masullo, Napoli siccome immobile (Guida 2008).
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