Luisa Corcione in mostra con "Last Room" da Estudio

Luisa Corcione in mostra con "Last Room" da Estudio
di Alessandra Farro
Venerdì 18 Giugno 2021, 15:17
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Si inaugura oggi, 18 giugno, da “Estudio” (via Santa Maria di Costantinopoli, 104), dalle 18.30 alle 20, l’installazione “Last Room” di Luisa Corcione, regista di “Ca/1000”, vincitrice del Fringe Festival 2021, miglior drammaturgia - Enrico Manzo, e del premio Fersen per l’innovazione e la ricerca.

“Last Room” si sviluppa in un unico ambiente, in cui l’artista suddivide tre momenti di un percorso circolare e reiterativo: dall’ingresso si accede a una parete di plastica, materiale scelto dalla Corcione perché simbolo del potere mondialista. L’artista, attraverso la sua opera, porta il pubblico a una riflessione sul processo tecnologico in cui si trasforma la sostanza da organica in sintetica: il cosiddetto petrolio in plastica.

“Un processo palingenetico della cultura fondamentale della vita; il risultato di qualcosa che è stato vivo, organico ed è comunque limitato e non rinnovabile. L’opacità del materiale permette a chi osserva di avere un’immagine distorta dell’intera installazione, qualcosa di non nitido che distorce la realtà. Una volta oltrepassata, ciò che si presenta ha l’aspetto di quello che rimane di un palco di teatro: luogo di gestazione e spazio primordiale per la nascita dell’opere stesse”, spiega Luisa Corcione.

Oltre all’installazione, l’artista mette in mostra alcune opere del lavoro teatrale esibito al Napoli Teatro Festival 2020, che raccontano del tempo fermo, della condizione di sospensione in cui molti si sono trovati durante la pandemia. In concerto con l’opera, la composizione di testi di Enrico Manzo, musicati da Laura Cappuccio.

La composizione si ispira a Partenope, in particolare, alle “Lampadedromie napoletane”, le competizioni sportive che si svolgevano anticamente a Napoli. Ad accompagnare i brani, elementi sonori come il canto di una sirena.

A completare l’installazione, un video, diretto dall’artista, che proietta l’azione performativa della nascita della sirena – interpretata da Noemi Francesca e coreografata da Fabrizio Varriale – guardando all’atto, ormai reiterato, di portare con sé un costante messaggio di rinascita. Federica de Filippo all’aiuto regia e Gianmaria Fiorillo al montaggio.

Oltre alle opere di Luisa, in mostra anche il progetto teatrale,  “In/nature”, di Rosaria Corcione. Opera realizzata con stucchi e fibre naturali, che, attraverso l’impronta calcata di chi ha sostato al suo interno, ricrea un legame profondo tra uomo e natura.

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