Napoli, al cinema Academy Astra Pannone con un nuovo film e libro

Napoli, al cinema Academy Astra Pannone con un nuovo film e libro
Martedì 22 Marzo 2022, 13:05 - Ultimo agg. 14:03
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La lotta per libertà d’espressione e le battaglie politiche dei Radicali sono raccontati dal prossimo film in programma al Cinema Academy Astra a Napoli per la rassegna AstraDoc – Viaggio nel cinema del reale. Venerdì 25 marzo alle 20:30 si proietta «Onde radicali» (Italia, 2021, 72’), film documentario del regista Gianfranco Pannone, prodotto da Movimento Film e Ganesh con il MiC e con Sky Documentaries, e scritto con i giornalisti Marco Dell'Omo e Simonetta Dezi.

L’opera, che ha debuttato alla Festa del Cinema di Roma e che è nella shortlist dei dieci documentari candidati al David di Donatello, sarà presentata da Pannone che incontrerà il pubblico della sala di via Mezzocannone insieme alla giornalista Désirée Klain, introducendo, inoltre, prima della proiezione, il suo ultimo libro «È reale? Guida empatica del cinedocumentarista», edizione Artdigiland, con il patrocinio dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa e il Master in cinema e televisione, con il sostegno di Cinemasud.

Onde radicali è incentrato su Radio Radicale, l’emittente che ha contribuito a liberare l’Italia da tabù e pregiudizi. Le voci storiche di una delle prime radio libere italiane si raccontano e fanno rivivere l’avventura giornalistica e politica cominciata nel 1976. Dalla morte di Giorgiana Masi al rapimento del giudice D’Urso fino all’uccisione del giornalista Antonio Russo: sono le storie, spesso controverse, di un Paese e gli ideali di chi voleva cambiarlo.

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Nel film documentario è anche raccontata la vicenda del Processo, per buona parte svoltosi a Napoli, alla Nuova camorra organizzata che vide negli anni ‘80 Enzo Tortora vittima di accuse terribili e ingiuste. Nel film sono tanti i testimoni: Emma Bonino, Francesco Rutelli, Paolo Vigevano, Marco Taradash, Pino Pietrolucci, Antonio Cerone e altri. Radio Radicale nasce per iniziativa di Pino Pietrolucci, un giovane militante radicale. In una prima fase prevalgono le trasmissioni dedicate alle battaglie libertarie del partito guidato da Marco Pannella: diritti degli omosessuali, liberalizzazione della droga, femminismo, antimilitarismo, aborto, antinuclearismo. Si batte per la trasparenza dei lavori parlamentari e comincia a trasmettere in diretta le sedute della Camera, una novità assoluta per i media italiani. In seguito, con l’arrivo di Paolo Vigevano, l’emittente si trasforma da radio locale in un network nazionale. Negli anni ‘90 e 2000 la radio ha continuato la sua missione informativa grazie alla lunga direzione di Massimo Bordin, conduttore di una rassegna stampa mattutina che ha fatto scuola (Stampa e regime) e protagonista per molti anni di un programma domenicale con Marco Pannella. Radio Radicale ha dato sempre più spazio all’informazione internazionale. Un suo grande interprete è stato il giornalista Antonio Russo, inviato nei posti più difficili del mondo, che è stato assassinato a Tblisi in circostanze mai chiarite, probabilmente a causa dei suoi reportage sulla Cecenia in cui attaccava a viso aperto le violenze della Russia di Putin.

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