Napoli, Massimiliano Amatucci nella libreria Iocisto con il giallo «Legami di sangue»

Presentazione del giallo ambientato negli anni ’70 di Massimiliano Amatucci

copertina del libro
copertina del libro
Venerdì 24 Marzo 2023, 16:34
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Napoli Si presenta il primo aprile 2023 l’ultimo giallo di Massimiliano Amatucci «Legami di sangue», Nulla die edizioni, il terzo romanzo di una serie poliziesca ambientata alle falde del Vesuvio negli anni ’70. L’appuntamento è alla libreria Iocisto alle ore 11,30.

L’autore dialoga con i giornalisti Pino Cotarelli e Rita Felerico, tra le letture dell’attore Federico Siano. Siamo negli anni della lotta operaia e il giovane commissario Profumo, originario di Napoli, dopo un primo periodo di stanza a Torino, viene trasferito al Sud come punizione per le sue simpatie socialiste. Inviato al commissariato della cittadina di Torre Annunziata, risolve un primo caso di omicidio, narrato in «L’agnello di Dio», (Watson Edizioni) e una serie di tre diversi delitti, raccontati in «La catena dei Santi» (Nulla Die Edizioni). In questo terzo episodio la scena del crimine si sposta a Capri, dove il commissario insieme alla sua compagna e a un’amica, è stato invitato a uno sfarzoso matrimonio dell’alta società. Qui, un parente della sposa viene ucciso in modo brutale e ritrovato all’interno della Grotta Azzurra. In assenza di funzionari preposti, Profumo assume il comando del commissariato locale.

Amatucci si serve dell’indagine per descrivere vizi e virtù di un preciso contesto storico-sociale, rivolgendosi sia a chi ha vissuto in prima persona gli anni ’70, che a lettori nati più tardi e interessati alle vicende di un’epoca costellata di grandi cambiamenti non solo economici, ma anche civili e tecnologici.

La trama poliziesca è caratterizzata da un taglio ironico e accompagnata da una storia d’amore dai contorni alquanto originali. Un estratto dell’opera «La Grotta Azzurra» era lì, davanti ai loro occhi. L’accesso era basso e angusto, tre piccole barche di pescatori sembravano sorvegliare l’entrata. La motovedetta si accostò lenta a una di esse e Soriano con aria contrita, dopo avergli passato un fazzoletto per consentirgli di ripulirsi, si rivolse al commissario chiedendogli un ulteriore atto di coraggio. «Dottore, dovremmo scendere. Occorre salire su una di quelle, per riuscire a entrare.» Profumo era ancora scosso e l’operazione che gli veniva richiesta sembrava al di sopra delle sue possibilità, anche considerando il mare, che pure andava calmandosi, ma che non si era ancora acquietato del tutto.

Come sempre, il senso del dovere prevalse sul suo malessere e sui troppi interrogativi rimasti senza risposta. 

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