«L'altro Giappone» al Mann di Napoli: l'uomo e natura nella società giapponese contemporanea

«L'altro Giappone» al Mann di Napoli: l'uomo e natura nella società giapponese contemporanea
Giovedì 23 Settembre 2021, 13:12 - Ultimo agg. 20:35
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Il Mann accoglie la terza edizione della kermesse «L'altro Giappone», che torna con un calendario molto ricco: quattro mostre ed una rassegna cinematografica per raccontare la cultura nipponica, che andrà oltre la Japan week, che si terra dal 29 settembre a 3 ottobre 2021.

Il tema della manifestazione sarà «Resistere/Rinascere. Uomo e natura nella società giapponese contemporanea», che rivolge uno sguardo attento all'ambiente e non solo, partendo dai primi «conflitti» tra comunità umane e valorizzando il significato della memoria.

«Ancora una volta si conferma l'attitudine del Mann ad aprire alle culture a livello globale, nel quadro del reciproco scambio. Se, infatti, il festival è una finestra sulla cultura nipponica, il Mann è attivo da anni con grandi mostre in Giappone e riconosce a questo stato un enorme contributo scientifico agli studi pompeiani; siamo pronti inoltre a realizzare, tra il 2022 e 2023, importanti mostre sui manga giapponesi in collaborazione con Comix e sui vulcanici, quelle civiltà accomunate dall'avere a ridosso le montagne di fuoco. D'altra parte un caso classico è rappresentato da Napoli dominata dal suo Vesuvio, città “gemella” di Kagoshima con il Sakurajima», commenta il direttore del Mann, Paolo Giulierini.

«A 10 anni dalla triplice catastrofe del Tōhoku, in un momento storico in cui l’ umanità sta affrontando una pandemia globale e si interroga sul futuro del pianeta, “L'altro Giappone” ha ritenuto imprescindibile imperniare la manifestazione del 2021 sul rapporto tra Uomo e Natura. Trovandoci nel contesto museale del Mann, si è lavorato prima di tutto sull’idea di stratificazione, prendendo spunto da quello che ancora riaffiora dalle terre devastate dallo tsunami. Ma stratificazione vuol dire anche memoria, in tutte le sue forme, tema comune a molti dei film in rassegna. Arricchiscono il programma due eventi speciali che partendo dalla stoica ricerca della perfezione estetica in due discipline performative quali il teatro ed il pattinaggio artistico esemplificano le risorse artistiche e culturali che un paese ha per rinascere, come singoli e come comunità», queste invece le parole di Barbara Waschimps, curatrice della rassegna.



Dal 29 settembre al 3 ottobre, presso l’Auditorium del Mann, sarà possibile assistere a proiezioni ed incontri:  si partirà mercoledì prossimo alle ore 11 con «Aogashima» di Hamish Campbell.

Il 29 settembre alle 17 si terrà la proiezione di «The Written Face», che rappresenta uno spaccato sulla figura teatrale dell’onnagata nel teatro Kabuki.

Da non perdere la prima assoluta italiana in sala, giovedì 30 settembre alle ore 20, di «Minamata» di Andrew Levitas: la storia del fotografo americano Eugene W. Smith, inviato in Giappone per indagare sull'avvelenamento delle acque per cui era imputato un colosso industriale nipponico.



Emozionante conclusione con il talk  «The total package», previsto per domenica 3 ottobre, alle ore 17, un tributo al più grande pattinatore artistico di tutti i tempi e leggenda vivente dello sport, il giovane Yuzuru Hanyū, sopravvissuto allo tsunami: ne parlerà con il pubblico, commentando la proiezione delle migliori performances atletiche di Hanyū, il giornalista sportivo Massimiliano Ambesi.

Dal cinema alle mostre: per tutta la durata della rassegna filmica, nel braccio nuovo del Mann, sarà possibile visitare la videomostra «11 stories on distanced relationships: contemporary art from Japan», realizzata con il sostegno della Japan foundation; artisti contemporanei riflettono, in tempi di pandemia, sui rapporti umani mediati, ed allo stesso tempo possibili, grazie alle nuove tecnologie. 

Visitabile anche l'esposizione fotografica di Gianni Giosuè, «Japan tsunami / a long walk in Tōhoku» : saranno presentati dieci scatti in grande formato ed un video, che narrano il reportage del fotogiornalista in Giappone dopo lo tsunami del 2011.

Nella sala dei Tirannicidi, «Statue di Buddha nella terra di Yamato», del fotografo Kōzō Ogawa: nell'esposizione vi saranno quaranta immagini delle antiche statue di divinità buddhiste, provenienti dalla città di Nara ed inserite nel patrimonio dell'umanità; gli scatti di Ogawa dialogheranno con i celebri capolavori della collezione Farnese del Mann.

Infine saranno presentate alcune armature e spade giapponesi, visibili in auditorium sino al 6 gennaio 2022, creando una connessione ideale con la sezione «Gladiatorimania».

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