«Montagskino - I tedeschi del lunedì», torna la rassegna cinematografica del Goethe-Institut

Mentre registi di tutto il mondo si contendono l'Orso d'Oro a Berlino (16/02 – 26/02), a Napoli si presenta la cinematografia contemporanea di lingua tedesca in tutte le molteplici, avvincenti sfaccettature

Locandina
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Martedì 7 Febbraio 2023, 13:04
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«Montagskino - I tedeschi del lunedì», la rassegna cinematografica del Goethe-Institut in collaborazione con Multicinema Modernissimo e Lucisano Media Group, presenta le più importanti produzioni cinematografiche attuali provenienti dalla Germania, ma non solo.

La novità di quest'anno è la collaborazione con il Forum Austriaco di Cultura di Roma, grazie alla quale Montagskino si arricchisce di un meraviglioso contributo cinematografico viennese. Ospiti della rassegna saranno i registi Francesca Bertin e Volker Sattel, autori dell’avvincente documentario «Tara», interamente girato a Taranto.

MONTAGSKINO 2023: IL PROGRAMMA

Il programma della rassegna Montagskino 2023 combina film di registi di fama internazionale e straordinarie opere prime e seconde di giovani talenti. Dal punto di vista tematico, la rassegna spazia dai complessi conflitti socio-politici del nostro tempo alla drammatica storia tedesca del secolo scorso, fino a toccare il tema delle relazioni e tensioni interpersonali.

Ciò che accomuna tutte le storie è la loro versatile e appassionata realizzazione cinematografica.

La rassegna si apre il 13 febbraio con «Rabiye Kurnaz gegen George W. Bush» (Una mamma contro George W. Bush) di Andreas Dresen, il lungometraggio che nel 2022 ha fatto parlare molto di sé. Racconta in modo toccante la vera storia della coraggiosa Rabiye che intraprende una strenua lotta con il sistema giudiziario statunitense per liberare suo figlio, detenuto nelle prigioni di Guantanamo. Il film è stato insignito con due Orsi d’Argento alla Berlinale 2022: per la Migliore sceneggiatura e per la Migliore attrice.

Con «Ivie wie Ivie»(Ivie come Ivie) di Sarah Blasskiewitz e «Mein Ende. Dein Anfang.» (La mia fine. Il tuo inizio) di Mariko Minoguchi, Montagskino presenta due straordinarie opere prime le cui storie e immagini affascinano lo spettatore. Nel primo la regista elabora con umorismo e sensibilità le proprie esperienze di donna afro-tedesca in Germania, il secondo è un’intensa storia sull’amore e il potere fatale della provvidenza.

«Fuchs im Bau» (Fuchs nella buca) di Arman T. Riahi, in programma il 6 marzo, il contributo austriaco a Montagskino, ha già entusiasmato il pubblico del Max Ophüls Preis 2021 e del Festival del Cinema Europeo Lecce 2022, dove è stato eletto Miglior film. La storia realistica del carcere minorile solleva domande interessanti e convince grazie alla sublime recitazione degli attori.

Nel suo pluripremiato film d’esordio «Toubab» sul tema dell’espulsione, Florian Dietrich riesce a creare una commedia di spessore, diretta e recitata in modo eccellente.

«Lieber Thomas» (Caro Thomas) di Andreas Kleinert è un film poetico e straordinariamente seducente sullo scrittore e regista Thomas Brasch e sul secolo in cui è vissuto. Con nove Lola, tra cui la Lola d’Oro per il miglior film è stato il grande vincitore del German Film Award 2022.

Con «Exil», Visar Morina riesce, al suo secondo lungometraggio, a creare un thriller sottile, un appassionante gioco mentale su identità, appartenenza e alienazione.

«Tara», il progetto documentaristico congiunto di Volker Sattel e Francesca Bertin, chiude il Montagskino di quest'anno e si torna, per così dire, in territorio italiano. Il film esamina da prospettive molto diverse la movimentata storia del «fiume della fortuna», il torrente, che scorre nel territorio pugliese, a pochi metri dall’Ilva di Taranto.

 

RAFFORZARE I(L) CINEMA SUL TERRITORIO

Con «Tara», il Goethe-Institut è lieto di avere nel suo programma un’opera che ha sostenuto fin dal primo momento, stanziando un contributo alla produzione. E' uno straordinario documentario che porta gli spettatori nel passato e nel presente dell'estremo sud della penisola italiana. Una comunità si incontra quotidianamente intorno alle acque ritenute taumaturgiche. Tante storie si raccontano sui loro poteri benefici, ma le misurazioni scientifiche disegnano un quadro estremamente allarmante: il fiume è inquinato così come tutto il territorio che circonda la fabbrica.

Partendo dal corso d’acqua, Volker Sattel e Francesca Bertin costruiscono una mappa di Taranto. Paesaggi e architetture si alternano a filmati d'archivio dell'attività della fabbrica, documentando l'impatto dell'industrializzazione sull'area con chiarezza e poesia. Intervengono all’anteprima napoletana entrambi i registi. Altrettanto importante per il Goethe-Institut quanto la promozione del cinema tedesco e il sostegno dei suoi registi emergenti è il rafforzamento dei cinema sul territorio e la collaborazione con strutture che si occupano della formazione dei giovani talenti in tutti i mestieri del cinema.

Parallelamente alla rassegna di film in collaborazione con il Multicinema Modernissimo, il Goethe-Institut offre un programma didattico di film e conferenze dedicato agli studenti di Germanistica dell'Università L'Orientale. L'alfabetizzazione mediatica dei più giovani è da sempre un impegno importante del Goethe-Institut. Ritorna il progetto per le scuole «Tradurre il cinema», ideata e curata da Mobydick Cinema per le scuole in collaborazione con il Goethe-Institut, che fornisce strumenti e competenze per un confronto consapevole con il film.

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