Su History parte la serie docu sui treni italiani girata a Pietrarsa

Su History parte la serie docu sui treni italiani girata a Pietrarsa
Martedì 16 Ottobre 2018, 13:06
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In principio è la Napoli-Portici: inaugurata il 3 ottobre 1839 da Re Ferdinando II di Borbone, è lunga poco più di sette chilometri. Seguono negli anni altre tratte ferroviarie, tra cui Milano-Monza, Padova-Mestre, Torino-Genova. Il primo treno che parte da Roma è diretto a Frascati: è l’anno 1856 e Pio IX governa sulla Città eterna. Poi i Savoia decidono di fare l’Italia. Unificano il Paese, ricorrendo alle armi, aprendo i mercati, rendendo omogenea la legislazione e costruendo le ferrovie. Il treno diventa un protagonista indiscusso non solo del paesaggio ma della vita degli italiani, modificandone usi e costumi. Ora questa storia è al centro della docu-serie in cinque episodi L’Italia del treno, che History (in esclusiva su Sky al canale 407) proporrà ogni lunedì alle 21.50 a partire dal 22 ottobre.

Le ferrovie sono al centro di eventi cruciali per il nostro Paese. E’ il treno ad accompagnare le truppe italiane al fronte durante la Prima Guerra mondiale e a portare la salma del milite ignoto da Aquileia a Roma. Mussolini “marcia” su Roma usando il treno. Hitler visita il nostro Paese arrivando alla stazione Roma Ostiense. L’Italia esce a pezzi dalla Seconda Guerra mondiale: la sua rete ferroviaria è devastata. Ma il Paese si riprende e in poco più di dieci anni dà vita ad un boom economico senza precedenti. Uno degli interpreti principali di questo cambiamento è ancora il treno, che porta gli italiani in vacanza e gli emigrati dal Sud alle città del Nord.

Il treno è al centro anche di fatti apparentemente minori ma che eserciteranno un impatto notevole sulla vita quotidiana. Con il treno nascono nuovi gusti e nuove abitudini. Luoghi e persone vengono connessi ad una velocità mai vista prima. L’aspetto delle città e delle campagne, persino gli abiti e le ricette: tutto viene influenzato e a volte stravolto dal “mostro di ferro”.

L’introduzione degli orari di partenza e arrivo impone l’orologio da taschino come oggetto irrinunciabile per non arrivare tardi in stazione. Le sorelle Giussani realizzano il fumetto Diabolik in formato tascabile come lettura per i pendolari. 
Queste e tante altre curiosità saranno svelate nei cinque episodi, durante i quali il pubblico di History avrà la possibilità di percorrere il nostro paese, dal Friuli alla Sicilia, su treni d’epoca, che prevedevano ancora la terza classe con i suoi sedili rigorosamente in legno, condotti da locomotive a vapore e sfreccianti su tratte ora in disuso ma all’epoca frequentatissime. 

Ad accompagnare gli spettatori due conduttori d’eccezione: Beppe Severgnini, scrittore e giornalista, direttore di 7 (settimanale del Corriere della Sera), e Raffaele di Placido, divulgatore storico-scientifico e autore televisivo, che saranno affiancati dal Direttore Generale della Fondazione Ferrovie dello Stato Italiane, l’ingegnere Luigi Cantamessa. 
Un viaggio reso possibile proprio dalla Fondazione che ha messo a disposizione in esclusiva il suo incredibile e, in gran parte, inedito archivio: foto d’epoca, filmati istituzionali e cinegiornali realizzati dalle stesse FS nel corso del secolo scorso. 

La fototeca dell’archivio va dagli anni ’30 ai giorni nostri e comprende, tra le altre cose, 350.000 foto analogiche, 170 album di stampe e 500.000 immagini digitali, mentre la cineteca ripercorre le attività delle Ferrovie dello Stato dal 1949 agli anni ’90 e contiene 3.000 pizze in pellicole 16mm e 35mm in b/n e a colori, e circa 3.500 cassette U-matic e BVU, Betacam SP e derivati, DVCam, fino al nativo digitale in HD per uno sviluppo complessivo di 145 metri lineari di materiale posseduto.

Si tratta di un’immensa mole di immagini che non è semplicemente una finestra sulla storia dello sviluppo della rete ferroviaria del nostro Paese, ma rappresenta un immenso affresco della società italiana. 
Oltre agli archivi, Fondazione FS ha messo a disposizione il suo enorme parco di rotabili storici, il più grande d’Europa, di ogni genere ed epoca e le numerose maestranze in servizio nei principali hub manutentivi.
L’Italia del treno è realizzata da Stand By Me per A+E Networks Italia. La regia è di Paolo Malizia, che ne è l’autore insieme a Tommaso Vecchio. Simona Ercolani è produttore creativo, mentre Fabrizio Forner è produttore esecutivo.

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