Un presepe vivente scandito dalle parole e dai suoni di un musical nel segno della pace e della speranza contro tutte le guerre, «quelle dei missili e quelle della criminalità organizzata». Vuole essere questo il messaggio dell'evento promosso dalla parrocchia di Santa Maria di Montesanto che si terrà domani, venerdì e sabato dalle 18 alle 22 nel cortile dell'istituto Bianchi in piazza Montesanto. L'idea è venuta a don Michele Madonna, parroco diventato famoso per la sua opera pastorale la scorsa estate, quando organizzò il primo rave cristiano contro delinquenza giovanile, devianze ed emarginazione sociale. Un party dal sapore religioso che spinse Papa Francesco a telefonare al sacerdote e congratularsi per la lodevole iniziativa.
La lavandaia, il falegname, il locandiere, i re Magi e naturalmente Gesù Bambino con i genitori Maria e Giuseppe riscaldati nella grotta di Betlemme dal bue e dall'asinello. Sono i pastori che si animeranno in carne ed ossa nel chiostro dell'istituto Bianchi per una tre giorni dedicata all'amore verso il prossimo e contro la violenza. Un appuntamento che torna dopo due anni di pandemia, come spiega padre Madonna, alla guida della parrocchia di piazza Montesanto da 10 anni e di altre due chiese di rioni difficili, Santa Maria Ognibene ai Sette Dolori ai Quartieri Spagnoli e San Liborio alla Carità: «La prima edizione c'era stata nel 2015, poi con il Covid tutto si era organizzato online. Ora torniamo dal vivo con le botteghe, la grotta e i pastori impersonati dalla gente del quartiere, dove tutti sono uniti dalla fratellanza e dalla solidarietà, che siano ex detenuti o professionisti e impiegati. A fare da sottofondo le canzoni del musical Rallegrati con il gruppo Cantammo a Gesù, che ha vinto a Sanremo il premio per il festival di musica cristiana». Tutto nasce dall'idea di don Michele di dare un'alternativa ai rave in cui i giovani si sballano con alcol e droga. Per il sacerdote infatti la ricetta contro l'escalation di violenza minorile in città e nel quartiere (da non dimenticare l'episodio in cui una ragazzina di 13 anni fu sfregiata al volto dall'ex fidanzatino) è una sola: la fede in chiave moderna. Lo scorso luglio fece il giro del web arrivando alle porte del Vaticano il Rave 4 Christ che il parroco organizzò nello stesso luogo.