Napoli, torna Lezioni di Storia Festival sul tema «Noi e loro». E diventa itinerante

Napoli, torna Lezioni di Storia Festival sul tema «Noi e loro». E diventa itinerante
Lunedì 27 Gennaio 2020, 17:45 - Ultimo agg. 20 Marzo, 06:07
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Presentata oggi la seconda edizione di Lezioni di Storia Festival alla presenza del Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, dell'editore Giuseppe Laterza e di Gabriele Russo direttore artistico del Teatro Bellini. Quarantanove appuntamenti, quattordici eventi collaterali, alcuni tra i più noti storici italiani e stranieri: le Lezioni di Storia che da oltre dieci anni registrano il tutto esaurito nei grandi teatri italiani si sono trasformate in Festival e, dopo il successo della prima edizione, Napoli si prepara al secondo anno.
 
Lezioni di Storia Festival, ideato e progettato da Editori Laterza con la Regione Campania, è organizzato dall’Associazione “A voce alta” e dalla Fondazione Teatro di Napoli - Teatro Bellini con la SCABEC che ne cura anche la promozione e la comunicazione.

A Napoli dal 27 febbraio al 1 marzo ospiti eccezionali provenienti da tutta Europa si confronteranno nelle varie sedi del festival: al Teatro Bellini sede principale e al Museo MANN, al Museo MADRE, al Conservatorio a Majella, all’Accademia di Belle Arti e al Liceo Vittorio Emanuele II, prestigiosi partner nella realizzazione di questa iniziativa.
 
Tema di questa seconda edizione: ‘Noi e loro’. Nel corso della storia le persone si sono definite per appartenenza a un gruppo: una famiglia, una città, una nazione ma anche una chiesa, un partito politico, la tifoseria di una squadra di calcio. Questa identità collettiva si è costruita quasi sempre per differenza o contrapposizione con un altro gruppo: come dire, siamo ‘noi’ perché non siamo ‘loro’. Ma quanto degli ‘altri’ è invece entrato, senza che ce ne accorgessimo, a definire la nostra identità? Comprendere le ragioni e i modi in cui l’umanità fin dalle sue origini si è costituita e divisa in ‘noi’ e ‘loro’ consente forse di immaginare un ‘noi’ universale e un mondo meno frammentato e conflittuale senza quei muri fisici e culturali che dividono i tanti ‘noi’.
 
Il tema ‘Noi e loro’ sarà sviluppato nelle forme più diverse attraversando letteratura, arte, cinema, fumetti e musica. Per aiutare il pubblico ad orientarsi e scegliere tra lezioni, dialoghi, performance teatrali, incontri in libreria, anche quest’anno il festival è stato suddiviso in una serie di percorsi tematici, come In questione, in cui si tratteranno le tematiche del nostro tempo attraverso la lente della storia; Il tempo della musica, per raccontare la storia partendo da Beethoven arrivando al Blues; Il Mondo a Napoli, per illustrare la fortissima identità multiculturale della città.
 
Sul palco, nelle sale, nelle aule magne, nelle librerie di Napoli, si alterneranno i più autorevoli storici italiani e stranieri. Andrea Giardina e Ivano Dionigi parleranno del rapporto dei greci e dei romani con i ‘barbari’, ponendosi la questione di quanto i nostri antichi antenati fossero accoglienti o razzisti.

Eva Cantarella ed Elisabetta Vezzosi tratteranno dei conflitti tra donne e uomini, sul lavoro e in famiglia, e delle lotte per ottenere pari diritti sociali e politici. Simona Colarizi parlerà dei rapporti tra generazioni dalla prima guerra mondiale al ‘68.

Alessandro Barbero attraverso Dante ci dirà del conflitto tra guelfi e ghibellini mentre Alessandra Tarquini si chiederà cosa ha voluto dire nella storia essere di destra e di sinistra e se questa distinzione abbia ancora senso oggi.

Paolo Naso parlerà dell’identità religiosa nel rapporto tra cattolici e seguaci di altre confessioni nel corso del Novecento. Ma la costruzione dell’identità può avvenire anche nell’alimentazione: Massimo Montanari spiegherà come si ritrovi un affascinante intreccio tra diverse culture nella storia degli spaghetti al pomodoro. Quanto dunque gli ‘altri’ contribuiscono a definire il ‘noi’ ce lo racconterà Francesco Remotti
 
Gianni Mura e Beppe Smorto ci parleranno di tribù sportive e di come a volte la propria identità si possa trovare nella maglietta di una squadra. Al centro del racconto ci saranno grandi e piccoli avvenimenti storici, dalla distruzione di Pompei sotto la lava del Vesuvio raccontata da Massimo Osanna al viaggio di una galea veneziana fino a Istanbul raccontato da Alessandro Marzo Magno o alla odissea dei neri nell’America schiavista raccontato da Alessandro Portelli. Tanti e diversi saranno i protagonisti di queste lezioni napoletane, come i navigatori italiani raccontati da uno dei più grandi storici europei, David Abulafia, ai patrioti risorgimentali di cui parlerà Elena Bacchin, da Cavour e Giolitti e De Gasperi descritti da Marco Meriggi, al rapporto tra Hitler e Mussolini nella trattazione di Christian Goeschel.
 
A Napoli non poteva mancare una lezione sulla visione della storia di Totò di cui ci parlerà Emilio Gentile e il racconto di John Foot sulla passione dei napoletani per Maradona, perfino quando nei mondiali del ‘90 giocò contro l’Italia proprio a Napoli. Verranno raccontati personaggi reali ma anche immaginari che hanno alimentato la fantasia di molte generazioni creando lo stereotipo dei buoni e dei cattivi, dai tre porcellini fino a Joker, come ci racconterà Alberto Mario Banti.
 
Si dedicherà un’attenzione speciale a Napoli, città di lunga e straordinaria storia, che verrà esplorata attraverso lo sguardo degli stranieri, nella letteratura come nel cinema, da Goethe a Stendhal, da Billy Wilder a Fassbinder ricostruiti da Matteo Palumbo, Antonella Di Nocera e Bruno Roberti. Saranno trattati alcuni temi che attraversano tutta la storia come nella lezione di Luciano Canfora sul cosmopolitismo e in quella di Alessandro Vanoli e Amedeo Feniello sugli italiani e i loro nemici. Altri temi saranno invece legati a precisi momenti storici, come nella lezione di Mascilli Migliorini su Hernán Cortés o in quella di Silvia Ronchey sulla storica bizantina Anna Comnena. Si parlerà di arte e politica nell’intervento di Aldo Trione sulla pittura da Picasso a Banksy; di musica in quello di Giovanni Bietti su Beethoven e la musica folkloristica europea. Altamente musicale sarà la lezione-spettacolo a cura di Pasquale Scialò sulle canzoni napoletane nei cafè-chantant. Vanessa Roghi ricostruirà le differenze tra il modo di fare storia in Italia e Inghilterra attraverso la polemica tra De Felice e Mack Smith. 

Grandi questioni di attualità saranno ricostruite in chiave storica: Maurizio Viroli lo farà su nazionalismo e patriottismo, Giovanni Vecchi su ricchezza e povertà. Si parlerà anche dei problemi del Mezzogiorno: Carmine Pinto racconterà una storia di brigantaggio e Gabriella Gribaudi una di camorra. Si parlerà di Europa nella lezione di Domenico Conte sul rapporto tra Croce e Thomas Mann. E si parlerà di Africa nell’intervento di Olindo De Napoli sul colonialismo italiano. Altra tematica quella delle guerre antiche - in particolare  Gennaro Carillo si occuperà della guerra tra greci e persiani - e di guerre contemporanee, come nella lezione di Luigia Caglioti sui ‘nemici interni’. Laura Pepe racconterà l’umanità degli dèi greci e Sergio Brancato i superpoteri dei personaggi dei fumetti contemporanei. Due i dialoghi a più voci “Chi fa l’agenda della storia?” con Alessandro Barbero, Antonio Carioti, Giovanni Carletti, Simonetta Fiori e Titti Marrone e “L’insegnamento della storia del Novecento” con Gennaro Carillo, Paolo Frascani, Alessandro Laterza, Maria Teresa Sarpi ed Elisabetta Vezzosi.
 
Questi sono solo alcuni degli incontri previsti nei quattro giorni del Festival, a cui si aggiungono appuntamenti collaterali, visite guidate ed eventi di musica e spettacolo.
L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.
Tutte le info e il programma sono disponibili su www.lezionidistoriafestival.it
 
Il Festival è progettato e ideato da Editori Laterza con la Regione Campania ed è organizzato dall’Associazione “A voce alta” e dalla Fondazione Teatro di Napoli - Teatro Bellini in collaborazione con Scabec che ne cura anche promozione e comunicazione, con la partnership di MANN, Madre · museo d’arte contemporanea Donnaregina – Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, Accademia di Belle Arti, Conservatorio San Pietro a Majella e Liceo Vittorio Emanuele II.
 

 
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