Al Trianon in scena “L'eredità Scarpetta”, la rassegna teatrale dal 6 maggio

Al Trianon in scena “L'eredità Scarpetta”, la rassegna teatrale dal 6 maggio
Venerdì 29 Aprile 2022, 17:21
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Trianon ricorda gli Scarpetta: per approfondire alcuni aspetti del lascito culturale della maggiore famiglia teatrale del Novecento, il direttore artistico Marisa Laurito dedica la mini-rassegna “L'eredità Scarpetta” sotto il patrocinio della Fondazione Eduardo De Filippo.

Due saranno i nuovi allestimenti in prima assoluta, prodotti dal teatro di Forcella per la regia di Francesco Saponaro: venerdì 6 e sabato 7 maggio, alle 21, domenica 8 maggio, alle 18, andrà in scena «Titina la magnifica», con la drammaturgia di Domenico Ingenito e Saponaro ispirata al libro Titina De Filippo «Vita di una donna di teatro» di Augusto Carloni. Protagonisti Antonella Stefanucci, e Edoardo Sorgente

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Venerdi 13 e sabato 14, alle 21, e domenica 15 maggio, alle 18, debutta “La donna è mobile”, commedia parodia musicale di Vincenzo Scarpetta, tra citazioni di Rigoletto e Traviata di Verdi, Cavalleria rusticana di Mascagni, Guglielmo Tell di Rossini e La Bohème di Puccini. Fu Vincenzo Scarpetta l'8 novembre 1911 ad inaugurare il Trianon, il nuovo teatro elegante sorto per incentivare lo sviluppo abitativo dell'insula del Risanamento vicina a Forcella. In scena con la fortunata commedia paterna “Miseria e nobiltà”, il capocomico debuttava nel ruolo di don Felice Sciosciammocca, dopo aver interpretato a lungo il ruolo del figlio Peppeniello, segnando così il passaggio di testimone con papà Eduardo.

«Destreggiandosi in un nugolo di personaggi che ricalcano gli echi della più nota drammaturgia scarpettiana - spiega il regista Francesco Saponaro - Vincenzo Scarpetta ci offre una raffinata e umoristica critica della società del suo tempo che in realtà non è affatto lontana dalla nostra». Lunedì 23 maggio, alle 11, all'Università Federico II, il primo appuntamento di “2000 Eduardo. Incontri, conversazioni, suggestioni e informazioni per artisti del nuovo millennio”, progetto curato da Giulio Baffi.

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