Presentata da Kulturscio’k Kulturfactory ed ArtGarage, l’iniziativa con testi che vanno da Eschilo adOscar Wilde, con un testo originale di Paulina Mikol Spiechovicz, prevede momenti di fotografia, teatro, musica dal vivo e video: la forza di molti incontri creativi e di molte passioni ma anche l'inizio di un nuovo progetto, ovvero un esperimento per una futura performance/installazione che si terrà semprenegli spazi della Fondazione nei prossimi mesi.
Protagonisti dell’iniziativa, cui si potrà accedere liberamenre in entrambe le date, saranno allora Phil St George (musica live), Giovanni Ambrosio (fotografia), i performers Paul Spera ed ArtGarage ed alcuni performers da Kulturfactory, mentre le luci saranno curate da Benjamin Sillon e dalla sua assistente Emanuela Luongo.
Kulturscio’k, in particolare, è un collettivo pluridisciplinare attivo da diversi anni tra Francia, Italia e Stati Uniti che ha già riscosso grane successo anche a Napoli con spettacoli come «Medea Visioni» al Teatro Bellini e «J’ai brûlé dans tes yeux. Je brûle» al Madre. Recentemente, poi, Alessia Siniscalchi ha fondato quindi Kulturfactory, una residenza d’artisti a Domicella, nel Vallo di Lauro.
Da dicembre 2019, dopo un lungo viaggio creativo nel mito di Medea per la Notte Bianca a Parigi, Alessia Siniscalchi ha riunito allora attori americani e francesi per sviluppare un secondo mito basato, stavolta, sulla storia di Oreste e Salomè. E come in Medea, è l'associazione tra Mito e Bibbia che interessa la Siniscalchi: il tema è quello dei bambini senza libertà, ed il processo creativo prevede la partecipazione di un gran numero di artisti in diversi campi, al fine di creare un dialogo interdisciplinare a più voci. «Oreste will be Back» mostrerà quindi, in anteprima per il pubblico partenopeo, la storia di Oreste : che ritornerà, e ci farà ancora credere che una rivoluzione è ancora possibile per i nostri figli.
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