Orizzonti di Attesa, Michela Liberti in mostra al PAN

Orizzonti di Attesa, Michela Liberti in mostra al PAN
di AnnaChiara Della Corte
Giovedì 14 Ottobre 2021, 12:02 - Ultimo agg. 18:33
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Grande partecipazione al PAN per la mostra “Orizzonti di attesa” di Michela Liberti,  a cura di Giovanni Cardone,  che sarà prorogata fino al 18 ottobre, dato il positivo riscontro di pubblico.

L’esposizione , nata in collaborazione con l’assessorato all’istruzione, alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, vede protagonista la luce, viva e mutevole, reale e al tempo stesso affabulatrice, narrata dalla Liberti. Lo spazio della superficie pittorica diviene spazio mentale, scrigno di segni e di senso. Dall’immaginario dell’artista si intravede un “orizzonte di attesa”, in una dimensione temporale sospesa e dilatata.

 

Con ricchezza cromatica e dovizia di particolari, nell’accostare ad ogni opera la propria tensione interiore, Liberti racchiude nelle sue tele tutta la modernità tumultuosa del quotidiano.

Rievocando la lezione di Baumann sul passaggio dalla modernità alla postmodernità , come  transito da uno stato solido a quello liquido della società, Cardone commenta: “ Orizzonti di attesa rappresenta un’isola che non c’è dove l’artista sperimenta, con tensione ed emozione, tra equilibrio e precarietà, rivelazioni di un caos ordinato, arcaiche narrazioni contemporanee e apollinee composizioni dionisiache, ricche, colte e preziose opere di semplice e disarmante povertà."

La forza primigenia e raffinata dei dipinti esposti vien fuori dall’innata capacità dell’autrice di conciliare gli opposti.

Attraverso il colore tutto si mostra  evidente, ogni qualvolta un quadro viene pensato sull’inquieto equilibrio tra Forma e Materia.

Durante  la presentazione del catalogo di ieri,  al PAN,  è intervenuto il giudice Lucio Minervini, promotore  dei “Distretti Culturali Europei”  per il recupero e  la valorizzazione dell’identità culturale di specifici contesti territoriali, oltre al curatore Giovanni Cardone che ha riflettuto sulla delicata condizione dell'essere donna, ed in partcolare artista donna oggi, del coraggio nell'imboccare percorsi tortuosi per il raggiungimento delle proprie libertà.

Come sottolinea il co-autore dei testi critici in catalogo, Rosario Pinto, Michela Liberti propone con la sua tecnica pittorica una valida alternativa all’astratto-informale. Il convergere tra creatività e rigore le permette di fondere queste due correnti artistiche fondamentali,  palesando il suo bisogno di conoscere e di saperne di più, di andare al cuore delle cose.

Michela Liberti , laureata in Scenografia,  ha seguito corsi di Mimmo Jodice e di Augusto Perez, Gianni Pisani,  figure emblematiche dell’arte del secolo scorso. Questa sua prima personale in uno spazio pubblico come il PAN è il risultato di un tour compiuto in Francia, dove resta folgorata dai colori e dalla natura di quei borghi. Nasce da qui il bisogno di raccontare questo viaggio, immortalando con la sua pittura le sensazioni e le emozioni di quei giorni.

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