Napoli, alla Feltrinelli di Chiaia si presenta «Parigi magica» di Vittorio Del Tufo

Napoli, alla Feltrinelli di Chiaia si presenta «Parigi magica» di Vittorio Del Tufo
Mercoledì 25 Maggio 2022, 21:40 - Ultimo agg. 26 Maggio, 13:43
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Giovedì 26 maggio alla Feltrinelli di piazza dei Martiri alle ore 18 si presenta il nuovo libro di Vittorio Del Tufo, "Parigi magica" (Neri Pozza). Con l'autore saranno presenti il giornalista Marco Lombardi e Valeria Sperti, docente di Letteratura Francese alla Federico II.

Dopo Napoli e Torino, il caporedattore del Mattino - autore della seguitissima rubrica "L'uovo di Virgilio" - continua il racconto delle "città magiche". Da Montmartre, monte del martirio, il luogo sacro dei Druidi dove il vescovo Denis camminò tenendo tra le mani la propria testa mozzata, a Bicêtre, il vecchio castello in rovina dove ancora risuonano i lamenti dei condannati a morte. Dalla Senna, il grande fiume che affonda le sue radici in un mondo mitico e leggendario, alle fredde celle di pietra dove le vittime del Terrore trascorsero le loro ultime notti. Dalle "corti dei miracoli" sventrate dal piccone del barone Haussmann, artefice di una delle più strepitose rivoluzioni urbanistiche della storia, alla Tour Effeil, che Guy de Maupassant definì una piramide allampanata e stecchita di scale di ferro. E ancora la Tour Bonbec, o delle chiacchiere, che deve il suo nome alla camera delle torture dove i prigionieri erano costretti a “cantare” come gli uccelli, con il becco spalancato; l’Île de la Cité, dove Jacques de Molay, l’ultimo Gran Maestro dell’Ordine dei Templari lanciò la sua oscura profezia prima di morire tra le fiamme; la cattedrale di Notre-Dame, così piena di bellezza e di orrore, di abissi e inquietudini, di storia e misteri; la mitica Briéve, nel cui letto dimorava un terribile dragone; il Centre Pompidou, che dovette sembrare ai parigini, alla metà degli anni ‘70, il frutto del sogno di uno scienziato pazzo. La Parigi di Victor Hugo e quella di Napoleone III, la Parigi del Louvre, con le sue leggende nere, e quella di Caterina de Medici, con i suoi incubi.

La Parigi di Jusel Verne e quella dei sotterranei dell’Opéra, dove si aggirava il mostruoso Erik, ripudiato dalla madre a causa del suo volto simile a un teschio.

E poi la Parigi dei poeti maledetti, dei pittori, degli scrittori e dei musicisti che frequentarono gli antichi sentieri avvolti nella nebbia di una Montmartre magica, tragica e senza tempo.

Si può leggere la cartina stradale di Parigi come un atlante sentimentale. Un’immensa ragnatela dove si intrecciano fili, si rincorrono voci, si incrociano destini. Un teatro di volti, e di ombre, che tornano con prepotenza dal loro passato.
Parigi è un luogo della memoria e la memoria è tenace, sopravvive nei labirinti di pietra, nei misteriosi intrecci della toponomastica. “Parigi magica” riannoda i fili di mille esistenze e vi racconta l’incanto di una città-mondo, aperta al fascino della modernità, al richiamo del futuro, e nello stesso tempo sprofondata nel baratro del proprio passato.

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