Martedì 30 maggio, alle 17, nell’auditorium “Nicola Romeo” dello stabilimento “Avio Aero” di Pomigliano d’Arco, si presenta il libro di Aniello Cimitile “Una domenica di Maggio. Il 1943 all’Alfa Romeo e a Pomigliano d’Arco”, pubblicato dalle Edizioni Colonnese.
Accanto all’autore, interverranno all’incontro il direttore dello stabilimento “Avio Aero” di Pomigliano d’Arco, Roberto Bertaina, e il GSC Operations Leader, Gioacchino Ficano, il giornalista e saggista, Giuseppe Pesce, e il Presidente Anpi della Provincia Napoli, Ciro Raia.
Nelle province del Mezzogiorno ci sono interi paesi che, quando nel Nord cominciava la Resistenza, avevano già pagato, a caro prezzo, l’uscita dalla guerra fascista, i rastrellamenti e le rappresaglie tedesche. Pomigliano d’Arco, sede di uno stabilimento Alfa Romeo con una pista di volo, centro nevralgico di revisione, manutenzione e produzione per aerei militari, fu una calamita per le bombe americane e per i tedeschi. Per gli alleati fu uno dei primi obiettivi della “Campagna d’Italia” e già il 30 maggio del ‘43 vi scaricarono 123mila chili di bombe, noncuranti degli operai al lavoro nei reparti. I tedeschi, che si erano invece impiantati nell’aeroporto, seminarono per oltre un anno il terrore per le vie del paese. E dopo l’armistizio, prima di andarsene via, si scatenarono in feroci rappresaglie e rastrellamenti.
Quanti furono i morti? Chi erano? Che storie raccontano? Per Pomigliano, come per tanti altri paesi del Sud, c’è stata più voglia di dimenticare che di ricordare.
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