Il Premio Fausto Rossano presenta l'edizione 2019 con l'anteprima nazionale de “I borghesi di Calais”

Il Premio Fausto Rossano presenta l'edizione 2019 con l'anteprima nazionale de “I borghesi di Calais”
di Benedetta Palmieri
Venerdì 22 Marzo 2019, 13:26
3 Minuti di Lettura
Non è opinione così assodata, permeata totalmente e naturalmente nel pensiero collettivo, ma parlare della salute di una persona dovrebbe intenderne una visione globale, che coincida con un “pieno benessere fisico, psichico e sociale”.

Questo è uno dei punti su cui focalizza la propria attenzione il “Premio Fausto Rossano”, che annualmente – per ricordare il lavoro dello psichiatra e psicanalista junghiano Fausto Rossano, ultimo direttore sanitario dell'ex Ospedale psichiatrico Leonardo Bianchi di Napoli, di cui guidò la dismissione – indice un concorso per autori di opere audiovisive. 

Ovviamente, l’ambito ricorrente è quello della sofferenza psichica e/o della salute mentale, variamente intese. Ma ogni anno lo sguardo si indirizza in particolare verso quelli che paiono i temi più urgenti ed attuali – legati ai disagi delle minoranze, degli ultimi, dei più deboli, degli emarginati; e alle conseguenze di tali disagi. 
 
Ma veniamo all’edizione in corso e alla giornata di presentazione: questo venerdì 22, alle 18, al cinema Modernissimo. Si entra gratuitamente, sino a esaurimento posti. 

L’incontro prevede la proiezione in anteprima nazionale del documentario “I borghesi di Calais. L’ultima frontiera”: l’opera del regista spagnolo Jesùs Armesto muove dalla omonima statua di Rodin, posta nella piazza principale della cittadina francese. I sei personaggi sono ritratti mentre vanno incontro alla morte, scelta come sacrificio per salvare il resto della popolazione; alla fine verranno salvati, ma quel sacrificio fatto per gli altri è lo spunto per Armesto di dirottare la cinepresa sull’oggi. E così sulle “migliaia di migranti accampati nella Giungla (una baraccopoli di rifugiati nelle vicinanze di Calais), che attraversano la piazza davanti alla scultura di Rodin, e si dirigono verso la rete di protezione dell’Eurotunnel, che tentano di varcare per saltare su un treno ed entrare nel Regno Unito”. 

Attraverso le testimonianze di alcuni volontari che lavorano nel campo e le riflessioni di alcuni specialisti di diverse discipline, ci si interroga – e magari si prova a fornire qualche risposta – su questa che si presenta come la peggiore crisi umanitaria del XXI secolo in Europa. 

Prima della proiezione, le parole del sociologo visuale Marco Rossano, direttore del Premio; e gli interventi sul tema migrazione a cura delle docenti dell’Università di Salerno Valentina Ripa e Rossana Palladino. 
 
Bisogna però, a questo punto, dare conto delle opere che partecipano al premio – al quale sono ammessi film, cortometraggi o lungometraggi, di produzione nazionale o internazionale (con particolare riferimento all’area mediterranea), e di ogni genere (fiction, documentario, animazione). 

Per l’edizione 2019 i temi principali indicati sono stati “il disagio giovanile, la ludopatia e le patologie da gioco d’azzardo, nuove visioni sull’avanzamento dell’età”. 

Il Premio si svolgerà nei giorni 2, 3, 4 e 5 aprile; a seguire la lista dei finalisti. 

Per i lungometraggi (tutti italiani): 
Gli anni verdi di Chiara Bellini 
Niente sta scritto di Marco Zuin 
Samosely di Fabrizio Bancale. 
 
Per la sezione cortometraggi: 
2 Angels (Russia) di Ramazi Baranov
9 su 10 (Italia) di Andrea Baroni
Everything is fine (Israele) di Avi Sidi
La follia degli altri (Italia) di Francesco Merini
Happy Friday (Spagna) di José Antonio Campos Aguilera
Marissa (Italia) di Irene Splendorini e Diego Monfredini
Il mondiale in piazza (Italia) di Vito Palmieri
Il nome che mi hai sempre dato (Italia) di Giuseppe Alessio Nuzzo
See you tomorrow (Canada) di Katarzyna Kochany
The Silent Child (Inghilterra) di Chris Overton
Skogafoss (Olanda) di Niels Bourgonje
Springtj (Belgio) di Jeannice Adriaansens
Stay (Iran) di Faroud Avazpour
Sweetheart (Italia) di Marco Spagnoli
The swimsuit season (Italia) di Antonino Valvo. 
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