Procida, arriva la guida storico-letteraria ai segreti dell'isola: presentazione nell'abbazia di San Michele

Procida, arriva la guida storico-letteraria ai segreti dell'isola: presentazione nell'abbazia di San Michele
Mercoledì 6 Ottobre 2021, 15:40 - Ultimo agg. 16:11
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Miti, leggende, storie, cronache, misteri, natura, curiosità: è una Procida per molti versi inedita quella che emerge dalla lettura di questa guida sui generis appena data alle stampe dal giornalista e scrittore Antonio Emanuele Piedimonte insieme con due studiose isolane: Giovanna Acitillo e Antonella Cariati: “Procida - Guida storico letteraria ai segreti dell’isola di Procida” (Millennium, 170 pagine, 15 euro). Il volume sarà presentato all'abbazia di San Michele Arcangelo a Terra Murata venerdì 8 ottobre alle 17.30.

«Per un’isola diversa – spiegano i tre curatori – abbiamo pensato a una guida differente da quelle “canoniche”. L’unica mappa che abbiamo scelto è quella delle emozioni e i soli “consigli utili” ai lettori sono quelli che trapelano dalla storia dell’isola e dalle memorie sentimentali dei suoi visitatori». L’obiettivo dichiarato è «offrire la possibilità di avvicinarsi al segreto della più “defilata” delle isole campane attraverso le parole di poeti e scrittori, architetti e registi, pittori e musicisti, viaggiatori e “naufraghi”».

Da lì la scelta del suggestivo intreccio tra storie, cronache e una cifra letteraria alta per tentare di restituire quell’esclusivo mood che caratterizza la piccola Procida e seduce i visitatori. Un viaggio che abbraccia i ricordi e le testimonianze dei tanti artisti e intellettuali che sin dai primi del Novecento vi si sono rifugiati magicamente attratti dai riflessi delle loro weltanschauung.

Ecco dunque l’alternarsi dei riferimenti ai grandi autori del remoto passato –Strabone Ovidio, Pontano, Sannazaro, Capaccio, Parrino – con alcuni quelli ai protagonisti degli ultimi secoli, da Salvatore Di Giacomo a Iosif Brodskij passando per Carlo Tito Dalbono, Ferdinand Gregorovius, Ernesto Murolo, Giovanni Ansaldo, Giuseppe Marotta, Alberto Moravia, Roberto Pane, Cy Twombly, Toti Scialoja, Cesare Brandi, Antonio Neiwiller, Mario Martone (che non vi ha mai messo piede ma ha saputo coglierne l’anima come pochi), Libero De Rienzo, Alessandro Baricco.

 

Un po’ guida turistica letteraria e un po’ saggio storico, l’agile e scorrevole volume si dipana dai tempi del mito a quelli dei d’Avalos e del Barbarossa, il micidiale corsaro che la leggenda vuole messo in fuga dalla più intrigante delle presenze celesti, quell’Arcangelo Michele che torna più volte anche nel ricco corredo iconografico che caratterizza la pubblicazione.

Dagli amori delle Ninfe a quello dei Borbone, non manca (non poteva) il richiamo ai sensi e alle passioni. Un richiamo per viaggiatori straordinari, come il geniale architetto Bernard Rudofsky, che nel 1938 scriveva: «Turisti, crocieristi e snob faran bene a dimenticare il nome di Procida; ma gli artisti vi troveranno delle nuove sensazioni, gli architetti delle rivelazioni, i buongustai delle primizie, gli innamorati un nascondiglio. Chi è un po’ di tutto questo, troverà in Procida il luogo segnato della sua sorte».

Nel volume c’è ampio spazio per l’archeologia e l’ambiente, l’arte e la religione, lapoesia e le leggende: un variegato corredo impreziosito dalle prestigiose collaborazioni generosamente offerte sia da illustri studiosi sia da affezionati testimoni della Procida dei nostri giorni, una nutrita squadra che ha riunito accademici e giornalisti, musicisti e scrittori, architetti e sociologi, letterati e fotografi.

Tra cui: gli Almamegretta, Gabriella Asslaber, Francesco Bellofatto, Mariangela Capalbo, Roberto Conte, Maurizio Elettrico, Natascia Festa, Carlo Fiore, Aniello Intartaglia, DieterJaeschke, VeikkoKahkonen, Mario La Porta, Emanuele Madonia, Antonio Maiorino, Maria Anna Martignetti, Francesco Neri, Antonella Orefice, Giovanna Palladino, Gea Palumbo, Massimo Pastore, Lia Polcari, Bruno Ruffilli, Sergio Siano e Class Von Mayer.

Ecco un passo tratto dal diario isolano degli Almamegretta: «Un luogo ideale e utopico, dove si incontrano culture e musiche di mondi diversi, lontani geograficamente e temporalmente, dove emerge sorprendentemente una spiritualità affine e attigua,è stato l’humus ideale per il nostro progetto musicale Sanacoree dopo pochi giorni a Procida abbiamo trasformato il nostrobuenretiroin uno studio di registrazione dove potevamo realizzare quello che avevamo in mente e nel cuore».

Un viaggio nei millenni e dunque nel cuore dell’archeologia mediterranea, come ci ricorda il saggio del giornalista Roberto Conte, che tra l’altro documenta la storia del Museo civico di Procida “Sebastiano Tusa”, con i suoi reperti archeologici che raccontano i primi insediamenti a Procida di epoca micenea e la suggestiva ricostruzione digitale dell’antico villaggio di Punta Alaca sull’isolotto di Vivara.

Non manca, ovviamente, il riferimento al grande schermo, affidato alla penna di Francesco Bellofatto, direttore artistico del Procida Film Festival, che celebra la straordinaria vocazione cinematografica dell’isola de “Il postino” di Massimo Troisi, location amata da grandi registi (da Luchino Visconti a Nanni Loy) e grandi attori (Claudia Cardinale, Alberto Sordi, Monica Vitti, Ugo Tognazzi tra gli altri) del cinema italiano e internazionale (da Omar Sharif ad Anthony Hopkins).

E poi ancora l’immancabile “Arturo” di Elsa Morante e l’altrettanto irrinunciabile “Graziella” di Alphonse de Lamartine, ma anche Concetta Barra, i misteriosi Quadrilli (l’antica mantica procidana), le Confraternite segrete, e i celeberrimi Misteri (descritti in un dotto saggio della professoressa Palumbo). Perché, per dirla con le parole di Manuela Ricci: «Non è solo il valore culturale ma, se possibile,ancor più è il significato emozionale (...) E non è sempre un gioco di consonanze, anzi, talvolta è proprio un incontro di antinomie e la scoperta di una dimensione speculare (...)che fa scoccare la scintilla».

Dulcis in fundo, il libro celebra ancheil traguardo dei primi vent’anni di attività dell’associazione culturale Millennium. Quattro lustri spesi nella tutela, nella promozione e nella valorizzazione del patrimonio artistico-culturale dell’isola di Procida e in particolare dell’Abbazia e della biblioteca di San Michele, una lunga avventura nel segno dell’accoglienza e della conoscenza.

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