Due giorni dedicati ai fratelli Tranquilli. Per non dimenticare. Il ricordo nella Capitale italiana della cultura 2022 per Secondino e Romolo: il giornalista e scrittore noto con lo pseudonimo Ignazio Silone, autore del romanzo di denuncia “Fontamara”, e l'anti-fascista morto troppo presto proprio nel carcere di Procida. «Legati nelle ossa, nelle arterie, nelle viscere, l’uno con l’altro». Nel novantesimo anniversario della morte di Romolo, scomparso a Palazzo d’Avalos il 27 ottobre 1932, una serie di appuntamenti tra giovedì 27 e venerdì 28 ottobre ne ripercorreranno la storia tragica.
La storia di Romolo
Originario della piccola cittadina abruzzese Pescina, Romolo Tranquilli venne coinvolto nell'attentato del 12 aprile 1928 che i fascisti ordirono contro il re Vittorio Emanuele lll alla fiera Campionaria di Milano e che provocò 20 morti e 23 feriti. Arrestato il giorno dopo nei pressi di Brunate con l'accusa di essere responsabile della strage, fu rinchiuso ingiustamente nel penitenziario di San Vittore a Milano e sottoposto a pesanti torture che gli procurarono la frattura di due costole. Il processo si concluse con una sentenza a suo favore: il giovane fu scagionato dalla accusa di strage, sfuggì così alla fucilazione, ma non alla condanna a 12 anni di reclusione e 3 di vigilanza speciale per istigazione a mezzo stampa, come tipografo e iscritto al Pci e per uso di carta di identità falsa. Durante il periodo dell’istruttoria al “Regina Coeli” di Roma, in attesa di processo, Tranquilli fu colpito in petto e dietro la schiena con sacchetti di sabbia per debilitarne la resistenza fisica e psichica e costringerlo a “confessare”: quando entrò nel penitenziario di Procida, aveva i polmoni a pezzi. Il suo calvario terminò solo con la morte ad appena 28 anni, complici le sevizie sofferte durante l’istruttoria poliziesca: i suoi resti furono dispersi in una fossa comune non identificata nel cimitero di Procida.
Il programma del 27 e 28 ottobre
«Abbiamo ritenuto doveroso rendere alla memoria di Romolo Tranquilli il giusto tributo nell’anno in cui Procida è capitale italiana della Cultura», sottolinea il vice presidente del consiglio comunale di Procida, Luigi Primario, tra i promotori dell’iniziativa. In particolare, giovedì 27 ottobre è in programma la mostra itinerante “L’arte è un fiore selvaggio, ama la libertà. L’uomo, lo scrittore, l’intellettuale” alle 12 a Palazzo d’Avalos.
Alle 15 verrà scoperta una targa dedicata a Romolo nel cimitero di Procida. Alle 17 la sala Pio XII del santuario di San Giuseppe, a Marina Chiaiolella, ospiterà la mostra “Proiezioni siloniane. Rilettura di un artista tra collage e ombre cinesi”, realizzata dall’artista Eliseo Parisse. Alle ore 18:30 si terrà un convegno con ospiti istituzionali e storici nella sala consiliare del Comune di Procida, con proiezione del docufilm “Il giovane Silone”.
Venerdì 28 appuntamento alle 10 con gli studenti dell’istituto comprensivo Capraro.