Se lo Swatch dice «Amami»

Se lo Swatch dice «Amami»
di Benedetta Palmieri
Giovedì 5 Dicembre 2013, 10:48 - Ultimo agg. 18 Dicembre, 10:51
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Le ragazze a volte lo usavano per tenere la coda di cavallo, e in tanti lo portavano attaccato allo zaino o al passante del pantalone; in ogni caso, soprattutto tra gli anni Ottanta e Novanta, quasi tutti lo hanno avuto almeno una volta al polso.



È lo Swatch, uno degli orologi più famosi degli ultimi decenni, che ha fatto epoca e pure moda.

L’essere un prodotto “facile” e anche relativamente economico, l’essere immediatamente riconoscibile ma al tempo stesso sempre nuovo e diverso, sono certamente alcune delle ragioni che ne hanno decretato il successo.



Un successo che lo ha portato a compiere trent’anni (la prima collezione, composta di dodici modelli, fu infatti presentata il primo marzo del 1983), che vengono dunque celebrati in questo 2013.



Una delle iniziative a riguardo è la mostra S/Watch me, che vede esposta una collezione privata, composta da circa centocinquanta orologi “immersi” in una struttura un po’ acquario e un po’ sommergibile.



Tra questi, alcuni pezzi rari come il modello Hollywood Dream del 1990 o quello dedicato a Marilyn Monroe, quello ideato per le Olimpiadi di Atlanta del 1996 (Swatch è stato peraltro cronometro ufficiale di diverse edizioni dei Giochi olimpici), così come alcuni esemplari della serie Arts.

E poi colore, diamanti, personaggi reali e non, cinturini dalle fantasie più disparate.



Altro elemento caratterizzante la produzione di questo orologio sono state le collaborazioni con alcuni artisti – da Keith Haring a Mimmo Paladino (l’ultimo ad aver firmato una linea è invece il cantante Mika) – che hanno suggellato il rapporto del marchio con il design, l’arte, la grafica, la comunicazione.





A contorno, un’iniziativa solidale: in esposizione i prodotti realizzati dai ragazzi del carcere di Nisida durante un laboratorio tenuto da Riccardo Dalisi. Gli oggetti si chiamano ‘Nciarmati a Nisida, e il ricavato della loro vendita sarà devoluto alla fondazione Il meglio di te, che si occupa dei laboratori proprio presso il carcere minorile.



La mostra è visitabile dal martedì al venerdì dalle 10 alle 13, e dalle 15 alle 18; e il sabato dalle 10 alle 13.



Quando: fino a fine mese

Dove: Fondazione Plart

via Martucci 48