Sibylsessions completa la terza tappa della trilogia dedicata ai miti

Sibylsessions completa la terza tappa della trilogia dedicata ai miti
Mercoledì 29 Giugno 2022, 14:28
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Appuntamento nella corte esterna del Museo della Moda – Fondazione Mondragone il 30 giugno, il primo luglio ed il 3 luglio alle ore 20.30 con il collettivo franco-italiano-americano Kulturscio’k diretto da Alessia Siniscalchi, che proporrà la presentazione pubblica di Sibylsessions prima delle future tappe napoletane che avranno luogo nel Parco Archeologico di Cuma e al Museo Madre con «Oreste will be back».

SibylSessions completa la terza tappa della trilogia dedicata ai miti cominciata con Medea’s Visions e Oreste will be back già presentati al Teatro Bellini di Napoli, alla Nuit Blanche di Parigi e alla Ménagerie de Verre. Il progetto multidisciplinare, ospitato dal Museo della Moda nell’ambito dell’ampia programmazione di eventi della Fondazione Mondragone diretta dall’avvocato Maria d’Elia, è scritto/interpretato da Alessia Siniscalchi, Paul Spera, Giovanni Ambrosio, Paulina Mikol, Alessandra Guazzini con musiche originali di Phil St George, opere di Giovanni Ambrosio e tecnologia di Benjamin Sillon.

Grazie agli interventi di diversi archeologi francesi e italiani il lavoro si trasformerà in una performance nel parco archeologico di Cuma e nell’antro della Sibilla.

Nel Museo della Moda verrà presentato il pezzo musicale Deus Ecce Deus scritto sul testo in latino dell’Eneide, descrittivo del misterioso incontro tra Enea e la Sibilla. Il brano è composto da Phil St George e Paul Spera. Il lavoro sarà ripreso nell’antro della Sibilla a settembre. Un’iniziativa, quindi, che conferma l’intento della Fondazione Mondragone di aprire alla cultura giovanile nei vari ambiti dei saperi compreso appunto il teatro.

Protagonisti dello spettacolo saranno allora la tragedia, il mito, gli oracoli, i profeti. Un teatro dove il testo si riduce, riassume, distrugge, creazioni dove suono, effetti, arte, invenzioni tecnologiche radicali ed estreme diventano pretesto per raccontare i misteri irrisolvibili del presente. Le sibille sono figure misteriose e controverse. Le incontreremo in diversi luoghi di creazione che attraverseremo nel nostro percorso di ricerca, interrogando e interrogandoci su passato, presente e futuro. Un passato rosso/verde, un picnic e dei film. Un futuro virtuale dove, prigionieri di un casco tecnologico, siamo ossessionati da noi stessi. Una macabra visione distopica del futuro. Tra numerosi scambi creativi multimediali e sibillini. Le domande senza risposta e le risposte da interpretare.

In Sibylsessions si mette in atto un’improvvisazione live e tecnologica tra passato, presente e futuro. Noi, oracoli contemporanei sempre connessi con i nostri telefoni alla ricerca di un’identità, di un genere o semplicemente attenti a non far scadere la prossima deadline. Musica live, arte, fotografia, video e tecnologia ancora una volta sono gli elementi che riuniscono questi progetti. Nei testi degli oracoli e dei profeti i vaticini di Giovanni Ambrosio ci forniscono degli slogan cinici e computerizzati sul contemporaneo: Killing kills, Il tempo sta per scadere, o ancora, il futuro comincia quando il presente non è più interessante.

Una collaborazione artistica che vuole creare un livello di comunicazione tra il live e il web. Il passato è un ricordo in 8 millimetri incarnato da una sibilla che si muove nello spazio preparando un picnic in rosso e una serie di video che ci fanno ritornare indietro nel tempo. Il presente siamo noi sibille in scena, tra chiamate whatsapp e video in diretta, che cerchiamo di interloquire con la nostra identità, di creare la migliore story su instagram. Il presente cerca nel virtuale il rapporto con un’umanità che è sempre più prossima a scomparire. Il futuro ignoto piomba tra presente e passato con un’invenzione tecnologica futurista che trasmette angoscia e solitudine. L’ossessione dell’immagine diventa eccessiva, quasi una prigione in un casco proiettante (inventato da Benjamin Sillon), che ci permette di rivederci sui muri, sui corpi, dappertutto. Disconnessi completamente dal resto del mondo e totalmente prigionieri della nostra stessa profezia.

Con e di Alessia Siniscalchi, il progetto si avvale della partecipazione di Paul Spera, Alessandra Guazzini, Phil St George (musica in diretta), Giovanni Ambrosio (pronouncements), Isabelle Perrot/Federica Clarizia (posizioni sibillline), Évita Ciri (Sibilla della luce), Maria Mazzella (video), Imma di lillo (fotografie), Roberto di Mola (negativi), Benjamin Sillon (tecnologia), Gaëtan Bros (antiprofeti), Paulina Mikol (testo), Didier Leglise (suono).

Il tutto grazie a Ménagerie de Verre Studiolab, Institut Français de Naples, Institut Français Italia, Fondazione Morra, Museo della Moda, kulturfactory, Valerie Huet, Carlo Rescigno, Priscilla Munzi.

È richiesta la prenotazione inviando una mail all’indirizzo: kultursciok@gmail.com

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