«Questo virus è nato per caso. Dicevano non toccate occhi, bocca e naso. Tutti pensavano era una bugia, era tutta fantasia». Sono i versi di «Un brutto virus», poesia sul Covid-19 scritta da Vincenzo Ferrara, un dodicenne di Afragola tra i premiati della XV edizione del premio nazionale Talenti Vesuviani, in programma domenica 12 dicembre alle 10 nella biblioteca di Villa Bruno a San Giorgio a Cremano (Napoli). Nato nel 2007 da un’idea del poeta e scrittore Vincenzo Russo, il premio sarà dedicato quest’anno a Emanuele Reali e ad Alberto Bonomo. «Ho sempre creduto in questo evento attraverso il quale realizzo un mio sogno - spiega Russo - quello di coinvolgere scrittori, istituzioni, forze dell’ordine e magistratura, in un sereno confronto che abbia come obiettivo unico la difesa della democrazia, della libertà e dei diritti umani».
Il premio consiste in un concorso letterario a tema libero e prevede 7 sezioni tra poesia e narrativa edita, due delle quali dedicate al tema della legalità. È un evento di interesse nazionale e non solo, in quanto nel corso degli anni, oltre ad autori italiani vi hanno preso parte molti residenti all’estero.
Ogni anno l’evento è dedicato alla memoria di una vittima di mafie: nel corso delle passate edizioni i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, il sacerdote Don Peppe Diana, il giornalista Giancarlo Siani, la 14enne Annalisa Durante, il sindaco pescatore Angelo Vassallo, l’imprenditore Giuseppe La Franca, l’attivista Peppino Impastato. Questa edizione sarà dedicata ad Alberto Bonomo, agente della polizia municipale della città di San Giorgio a Cremano, prematuramente scomparso a causa del Covid, per il quale interverrà il figlio Ciro Bonomo. Ai 40 premiati verrà donato un manufatto artigianale creato ad hoc per il premio. Inoltre i primi classificati di ogni sezione riceveranno un contratto di edizione a titolo gratuito dalla casa editrice IVVI Edizioni. Le opere vincitrici saranno infine pubblicate in un’antologia dal titolo «Io sono contro le mafie».